#LaBuonaSostenibilità. Asdomar: l'approvvigionamento ittico nel rispetto dell'ecosistema marino.

di Redazione

26/10/2020

Grazie all’impegno per la salvaguardia dell’ambiente marino, Asdomar, azienda italiana specializzata in conserve alimentari che si avvale esclusivamente di materia prima ittica certificata Friend of The Sea, ha messo in campo numerosi progetti legati all’approvvigionamento produttivo a beneficio di tutti, all’utilizzo della risorsa marina vissuta come bene collettivo e al raggiungimento degli “zero scarti” di lavorazione. Il Bilancio di sostenibilità 2019 di Asdomar ha ottenuto un riconoscimento speciale da BBS – Biblioteca Bilancio Sociale nella categoria ‘Ambiente’.
Simona Mesciulam, Direttore Marketing di Generale Conserve, racconta a Italia Circolare l’importanza del Bilancio di sostenibilità per la sua azienda.

Quali sono le rilevanze del vostro Bilancio di sostenibilità?  
Attraverso fatti e numeri raccontiamo con il Bilancio di Sostenibilità un percorso intrapreso da ormai quasi un decennio; le rilevanze sono senza dubbio legate al nostro core business, alla sostenibilità della pesca, ma non solo. Raccontiamo la nostra politica ambientale con la produzione secondo un approccio di economia circolare, “Tonno Zero Spreco” e gli impatti economici positivi che il nostro lavoro ha prodotto sui territori che ci ospitano dove abbiamo continuato ad investire in ricerca e sviluppo e innovazione industriale, a Olbia in Italia e in Portogallo a Vila do Conde.

Quali azioni hanno generato? E con quali impatti? 
Per quanto riguarda la pesca sostenibile utilizziamo solo materia prima ittica certificata come sostenibile. 
Abbiamo scelto lo schema di certificazione Friend of the Sea, che verifica la sostenibilità della materia prima e della catena di custodia secondo rigidi criteri di pesca sostenibile e responsabilità sociale.
Per quanto riguarda il progetto di economia circolare, la politica aziendale è orientata al progressivo contenimento degli impatti ambientali in generale, ma in particolare l’attenzione è rivolta alle emissioni in atmosfera, alla gestione dei rifiuti, dell’acqua e dell’odore verso l’esterno. 
Generale Conserve ha raggiunto l’importante traguardo degli “zero scarti di lavorazione” dal processo produttivo grazie all’introduzione, presso lo stabilimento di Olbia, di un moderno impianto per la produzione di farine di pesce destinate alla zootecnia e alla produzione di cibi umidi per animali (pet food). 

Rispetto alla coesione con i territori e con le comunità quali sono gli effetti? 
Scegliere il “made in”, la lavorazione artigianale significa aver recuperato e mantenuto la lavorazione e la produzione del tonno a pinne gialle in Italia e dello sgombro e del tonnetto striato in Portogallo, contribuendo a sostenere l’occupazione e l’indotto locale, offrendo un concreto impulso al circolo virtuoso fatto di più posti di lavoro, più potere d’acquisto, più consumi, e quindi ancora posti di lavoro, in aree considerate ‘depresse’ a livello occupazionale.

Quale importanza riveste l’adozione di policy di sostenibilità anche da parte dei vostri fornitori?  
Noi non peschiamo direttamente, ma lavoriamo materia prima che acquistiamo da fornitori terzi. L’applicazione della policy di sostenibilità da parte dei nostri fornitori è l’aspetto fondamentale dell’approvvigionamento sostenibile che l’Azienda si è data come obiettivo principe per poter offrire un prodotto sostenibile ai Clienti e ai Consumatori. 

Quali sono gli SDGs più interessati dal vostro Bilancio sociale?
Il principale sono l’Obiettivo 14, il 12 e l’8. Il Goal 14 riguarda “La vita sott’acqua”: conservare e utilizzare in modo durevole gli oceani, i mari e delle risorse marine per lo sviluppo sostenibile è parte integrante della nostra Policy, credendo fermamente che la sostenibilità vada applicata innanzitutto al proprio core business, nel nostro caso la lavorazione di materia prima pescata con criteri di pesca o acquacoltura sostenibili. L’SDG 12 si propone di garantire modelli di consumo e produzione sostenibili, a cui noi leghiamo anche il nostro progetto di Zero Spreco ed economia circolare. 
Il lavoro nei territori e il contributo all’occupazione, possono relazionarsi con l’Obiettivo numero 8 che è quello di promuovere una crescita economica duratura, inclusiva e sostenibile, la piena e produttiva occupazione e un lavoro dignitoso per tutti. 

Quali sono i prossimi obiettivi da raggiungere? 
Vorremmo migliorare ancora le performance in termini di impatto ambientale. 
A tal fine abbiamo richiesto un audit energetico a valle del quale definiremo gli interventi di miglioramento da implementare nei prossimi anni, soprattutto in relazione alla riduzione dei consumi idrici. È allo studio anche la valutazione della fattibilità dell’impianto fotovoltaico presso lo stabilimento di Vila do Conde.

La Buona Sostenibilità: BBS e Italia Circolare insieme raccontano i migliori Bilanci di sostenibilità al fine di promuoverne concetti, principi, azioni e impatti verso un pubblico sempre più consapevole e interessato alle tre dimensioni della sostenibilità ambientale, economica e sociale.  
 

Tag:  #LabuonasostenibilitàAsdomarpesca sostenibileSimona MesciulamsostenibilitàSostenibilità ambientale

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