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Le flotte aziendali montano in sella
Le flotte aziendali montano in sella
di Andrea Begnini
26/06/2020
In Germania c'è e funziona attraverso uno schema di leasing. L’azienda entra in JobRad consentendo ai propri dipendenti di noleggiare a prezzo agevolato una bicicletta, per lo più a pedalata assistita. Il dipendente la paga mensilmente attraverso una quota trattenuta dallo stipendio e, grazie al particolare regime nazionale di tassazione delle bici elettriche, il datore di lavoro riesce a produrre un risparmio fino al 40 per cento sul prezzo di acquisto della bicicletta. Insomma, l'azienda offre un benefit al proprio lavoratore, ne guadagna in immagine perché può conteggiare i vantaggi di questa operazione in termini ambientali e produce salute derivata dall'attività fisica. A conclusione del periodo di leasing, i dipendenti possono scegliere se acquistare o meno la bicicletta a prezzo agevolato.
E non c'è solo la Germania. In Belgio 400 mila lavoratori vanno al lavoro in bici e per ogni chilometro prendono 0,23 cent. In Francia lo stesso sistema è stato introdotto nel 2015, però con un tetto annuo di 200 euro. In Italia, non si può dire che il settore della bici pedali piano. Secondo i dati del 2018 siamo il secondo paese in Europa per quantità di biciclette prodotte dopo la Germania (2,45 milioni di unità) ma il primo per esportazioni (Associazione Nazionale Ciclo Motociclo e Accessori). Il Sole 24 Ore ricorda invece come il comparto bici, in Italia, generi un fatturato stimabile tra i 7 e i 12 miliardi, circa lo 0,7% della ricchezza nazionale, considerando la produzione di bici e accessori, l’indotto delle vacanze in bicicletta e l’insieme delle ricadute positive scaturite dall’uso della bici, come i risparmi sulla spesa sanitaria, sul welfare e di carburante. Ma le nostre bici finiscono soprattutto all'estero: nel 2018 il settore export segna vendite per 1.557.363 biciclette, il che ci pone al secondo posto dopo il Portogallo. Per quanto riguarda invece il parco bici circolante il nostro paese si attesta a 440 biciclette ogni mille abitanti mentre in Germania e Olanda il rapporto è di quasi 1 a 1.
Per quanto riguarda il Bike to work, ovvero il mercato delle due ruote connesso al mondo aziendale, da noi, invece, se ne parla da un po' ma non c'è ancora molta carne al fuoco. Anche se, oltre agli incentivi statali in Fase 2 che stanno determinando una crescita nella domanda di mezzi a due ruote, ora, anche le nostre aziende cominciano progressivamente, come in Germania, ad attrezzarsi per dotare le flotte aziendali di mezzi ecosostenibili a due ruote. Ci sono iniziative specifiche come il bike sharing aziendale di Oracle che, in collaborazione con Trek Italia, fornisce ai suoi dipendenti, nelle due sedi di Milano e Roma, bici a pedalata assistita che è possibile utilizzare attraverso un sistema di prenotazione. Bikenomist propone, invece, la formula Bike to Business che comprende progettazione e installazione di parcheggi bici, la formazione aziendale alla mobilità ciclistica (compresi gli itinerari per i dipendenti), la scelta dalla bicicletta, la meccanica per le riparazioni e, ovviamente, la fornitura di bici ed e-bike. Infine, Imoving si affaccia sul mercato con una proposta molto precisa. Spiega il suo creatore Paolo Paoletti in un'intervista recente a Repubblica: “Ci siamo presentati sul mercato lo scorso anno, dopo aver visto esperienze simili in Olanda, Danimarca e Germania. Ci sono imprese che integrano nel loro pacchetto welfare riservato ai dipendenti l’uso della e-bike, spingendo per il suo utilizzo nel percorso casa-ufficio. È un mercato con una grande potenzialità, sia in provincia, dove le aziende hanno spesso dipendenti che abitano nel raggio di 30 chilometri dalla fabbrica o dalla sede della società, sia in città, visti gli investimenti che alcune grandi realtà metropolitane, come Milano, stanno facendo sulle due ruote in termini di incentivi e piste ciclabili”. Le biciclette vengono acquistate dalla Imoving e cedute in noleggio a lungo termine alle aziende: “Questo permette alle imprese di liberarsi del peso della manutenzione o della sostituzione di un mezzo costretto a fermarsi. Abbiamo registrato molto interesse da parte del settore moda e di quello alimentare, speriamo a breve di chiudere accordi importanti”.
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