Le scelte sostenibili non costano nulla, basta informarsi e agire. Anche con le app.

di Andrea Begnini

17/05/2021

Foto di Andy M. da Pixabay
Spesso ci chiediamo quanti chilometri compia il cibo che mangiamo per arrivare sulle nostre tavole e che tipo di agricoltura ci stia attorno. Insomma, quanto sia sostenibile. O come possiamo ridurre gli scarti alimentari e sostenere con comportamenti attivi la circolarità dei sistemi di consumo a livello personale e di famiglia. La tecnologia ci aiuta, anche con le app. 

Too Good To Go è l’applicazione per la lotta contro lo spreco alimentare attraverso la quale è possibile comprare le Magic box con il cibo rimasto invenduto durante il giorno da bar, pasticcerie, supermercati e hotel. L’idea arriva da una startup danese e consente, a chi scarica l’app da Apple store o da Google Play, di prendere contatto diretto con le attività commerciali vicino alla propria casa o al proprio ufficio e prenotare pagando direttamente con carta di credito. Non c'è la possibilità di scegliere perché la magic box è una sorpresa ma i prezzi scendono di due terzi rispetto al costo intero, muovendosi tra i due e i sette euro circa. Spiegano gli ideatori: “Sprecare cibo significa anche sprecare le risorse naturali attraverso le quali è stato prodotto, riversando enormi quantità di CO2 nell’atmosfera. Se lo spreco alimentare fosse considerato un paese sarebbe responsabile del 8-10% delle emissioni a livello globale, al terzo posto dopo Stati Uniti e Cina. Combattere gli sprechi alimentari è fondamentale: ogni piccola azione fa la differenza”. 

Bring the Food è un progetto che nasce a Trento nel 2012 per rendere immediata la donazione delle eccedenze alimentari di mense aziendali e scolastiche, panifici, rosticcerie e catering, consentendo un recupero e una redistribuzione entro le 24 ore di prodotti freschi e cotti. Mentre My Foody raccoglie le segnalazioni dei supermercati che propongono a prezzi scontati prodotti prossimi alla data di scadenza o con qualche piccolo difetto di confezionamento. Avanzi popolo 2.0 è una vera e propria community online per lo scambio di cibo vicino alla scadenza e con Last Minute Sotto Casa il commerciante comunica in tempo reale le offerte del cibo in eccedenza ancora fresco e il cliente può fare così la spesa risparmiando e contribuendo a ridurre gli sprechi.  

Infine Setai, l'ultima arrivata. Si tratta di una nuova applicazione che aiuta a migliorare le abitudini alimentari e a conoscere l'impatto ambientale del cibo acquistato. La startup nasce a Mirano, grazie anche all'apporto scientifico di eAmbiente, azienda di ingegneria e consulenza ambientale ed energetica veneziana nata nel 2003. L'app funziona in modo semplice: basta utilizzare la fotocamera dello smartphone. Si scansiona il codice a barre del prodotto e grazie all'app vengono calcolate la valutazione di salubrità e di sostenibilità ambientale. Un aiuto per i consumatori che in questo modo fanno le migliori scelte sia per il proprio benessere che per quello del pianeta. 

L'applicazione riporta principalmente due informazioni: la salubrità del cibo, cioè la qualità dei valori nutrizionali e degli ingredienti, e l'impatto ambientale del prodotto. Quest'ultima è la vera innovazione introdotta dalla metodologia scientifica sviluppata da Setai che permette di calcolare le emissioni di gas serra generate durante tutto il ciclo produttivo: dalla fase agricola all'arrivo sullo scaffale del supermercato. Entrambi questi due indici vengono rappresentati, numericamente, con una scala che va da uno a dieci e, cromaticamente, con una griglia che va dal rosso al verde acceso. 

Ma come si ottengono i dati sull'impatto ambientale? A ogni prodotto finito è attribuita una categoria di riferimento che ha una sua emissione di anidride carbonica a livello medio nazionale. Questi dati si trovano nei database certificati dall'Unione Europea e dalle maggiori università. Da qui si parte applicando correttivi in base al metodo di trasporto utilizzato, all'origine dell'ingrediente, al livello di trasformazione industriale, per arrivare a una valutazione finale per ogni singolo prodotto alimentare venduto nei supermercati. 

Con l'applicazione, ciascun consumatore può valutare le alternative a minor impatto ambientale, tracciare i consumi di anidride carbonica e investire un euro per poter piantare uno o più alberi. L'obiettivo di Setai è espandersi in Italia e in Europa e diventare un punto di riferimento anche per quelle aziende che vogliono mostrare, già sull'etichetta, i dati dell'impatto ambientale dei loro prodotti.
 

Tag:  Bring the Foodcibo sostenibileimpatto ambientale degli alimentiSetaisostenibilitàToo Good To Go

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