Le tre dimensioni della sostenibilità come risposta alla crisi pandemica

08/10/2020

Sostenibilità ambientale vuol dire ridurre l’impatto delle attività dell’uomo nel rispetto dell’ambiente, ma non solo. Perché sostenibilità economica, ambientale e sociale sono tre dimensioni dello stessa questione: la ripresa economia passa attraverso la tutela dell’ambiente in cui viviamo, ma anche attraverso la riduzione della forbice sociale che si è allargata a causa della crisi sanitaria.

Con il dibattito dal titolo “La sostenibilità ambientale per una società inclusiva nel post pandemia. Una sfida globale per superare le disuguaglianze”, promosso in questi giorni dalla Fondazione Centesimus Annus Pro Pontifice e Snam, è stato affrontato il tema del legame tra crescita, sostenibilità e inclusione sociale. Come spiegato da papa Francesco nell’enciclica «Laudato si’», infatti, la transizione energetica e la lotta ai cambiamenti climatici riguardano anche la ricerca di un modello di consumi e di sviluppo più inclusivo e attento alle aree svantaggiate. Il senso dei 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite fissati nell’Agenda 2030 è proprio questo. E assumendo questa prospettiva, anche il ruolo sociale delle imprese potrà fare la differenza.

Dopo i saluti di benvenuto di Eutimio Tiliacos, Segretario Generale della Fondazione Centesimus Annus, sono intervenuti al dibattito, che è stato moderato da Maria Latella, Paolo Garonna, Professore dell’Università LUISS Guido Carli, Marco Alverà, Amministratore Delegato di Snam, e Paolo Ruffini, Prefetto del Dicastero per la Comunicazione della Santa Sede. Le conclusioni sono state affidate a Gianni Letta, Presidente di Civita.
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