L'economia circolare degli scarti per produrre metano di origine biologica

di Redazione

30/08/2022


Importanti realtà del settore agroalimentare come Coprob - Italia Zuccheri, Granarolo e Fruttagel sono partner del progetto Agri.Bio.Metano per la realizzazione di impianti di produzione di biometano a partire dai sottoprodotti di lavorazione. Partendo quindi dagli scarti della lavorazione delle barbabietole, dell’ortofrutta e dalle deiezioni delle vacche da latte è dunque possibile produrre metano di origine biologica: la Confederazione dei bieticoltori gestisce oltre 200 impianti per la produzione di biogas ed è leader nel settore agro energetico italiano.

Il biogas è una delle fonti alternative più utilizzate per la produzione di energia rinnovabile: come miscela di metano e anidride carbonica frutto della fermentazione, in assenza di ossigeno e a temperatura controllata, di sostanze di origine organica, possiede un alto potere calorifico e può essere convertito in elettricità e calore. Questo nuovo progetto prevede invece la produzione di biometano purificato che potrà essere immesso nella rete di distribuzione e utilizzato per i trasporti. 

Coprob gestisce due zuccherifici che consumano oltre 40 milioni di metri cubi di metano fossile all’anno e possiede già tre impianti per il biogas, che possono essere convertiti a biometano. Il piano inoltre prevede la costruzione in tre anni di altri dieci impianti arrivando a coprire la metà del fabbisogno totale. 

L’intera produzione di Italia Zuccheri - Coprob, grazie alla certificazione RedCert2, può avvalersi della dicitura “da agricoltura sostenibile” e viene costantemente monitorata anche attraverso la certificazione Epd (dichiarazione ambientale di prodotto). Entro i prossimi due anni, verrà inoltre completato il processo di conversione secondo lo standard del ministero dell’Agricoltura Sqnpi (Sistema di qualità nazionale di produzione integrata) che ad oggi, con i 16.000 ettari di questa campagna, copre già oltre il 60% della produzione.
“Come produttori del territorio abbiamo l’obiettivo di dare continuità alla bieticoltura – afferma Claudio Gallerani, Presidente di Italia Zuccheri - Coprob – Per questo motivo in tutti questi anni abbiamo lavorato con impegno costante per continuare a garantire all’Italia una riserva strategica di zucchero, importante per l’agroalimentare italiano, per il consumatore finale, grazie ai clienti della distribuzione moderna, ma anche per il sistema agricolo del nostro Paese”.

Tutti i sottoprodotti di lavorazione delle bietole vengono recuperati e diventano materie prime (polpe e melasso) per l’industria del lievito e per il settore dell’alimentazione animale. Le polpe, inoltre, trovano ampio utilizzo proprio per la produzione di bioenergia e di biometano. A questi prodotti si aggiungono anche le calci che vengono utilizzate come ammendante per i terreni e come basi per fertilizzanti.
 

Tag:  bioeconomia circolareBiometanoCgbiCoprob-Italia zuccherieconomia circolarescarti del settore food and beverage

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