L'economia circolare protagonista a Rimini con Ecomondo

di Redazione

07/11/2023


Fino al 10 novembre, nel quartiere fieristico di Rimini, torna con oltre 350 buyer da tutto il mondo ospitati, 30 delegazioni internazionali, più di 1.500 brand espositori (+10% rispetto al 2022 e il 15% del totale sono esteri) e la massiccia partecipazione della Commissione Europea, l´edizione più grande e internazionale di sempre di Ecomondo, il salone leader in Europa sull'economia circolare organizzato da Italian Exhibition Group.

Una quattro giorni di business e di expertise ambientale da tutto il mondo che riunisce operatori professionali da Nord Africa, Africa Subsahariana, Asia Centrale, Penisola Balcanica, Europa, Europa Orientale, Medio Oriente, America Latina, Nord America, Asia, oltre a delegazioni dal continente africano, europeo, americano, grazie alla proficua collaborazione con Agenzia ICE e il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale.

A livello globale ogni Paese è chiamato a un impegno sempre maggiore per raggiungere gli obiettivi SDG entro il 2030 e la domanda di tecnologie e soluzioni ambientali Made in Italy è sempre più forte. Opportunità e soluzioni ambientali verranno presentate nel calendario di oltre 170 eventi in programma, con la regia del Comitato tecnico scientifico, di cui numerosi sono internazionali. In evidenza solo per citarne alcuni: Africa Green Growth, Progressi tecnologici nel trattamento dei rifiuti, La sfida dell´economia circolare

L’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo ospita i progetti Circular Economy For Coffee e La Cantina del Futuro. Presente anche Italia Circolare.

Tra i focus dell’edizione 2023 di Ecomondo: 
- lo stato di implementazione nazionale delle priorità e dei progetti faro PNRR con particolare attenzione alle filiere RAEE, carta-cartone, tessile, plastica; 
- lo stato di adozione, a livello europeo ed internazionale, dell’economia circolare in termini di efficienza nei processi e nei prodotti, ecodesign, riciclo e uso delle materie prime seconde nelle filiere industriali dei settori tessile, RAEE, plastica, carta-cartone e costruzioni ma anche nell’ambito dell’agrifood, delle bioraffinerie, della foresta-legno e delle città, con specifici riferimenti al “Circularity Gap Report 2023” e al nuovo “Green Deal Industrial Plan"; 
- il ripristino e rigenerazione degli ecosistemi,  dei suoli e dell’idrosfera con approfondimenti sulla produzione e valorizzazione sostenibili delle risorse agro-forestali (con la produzione di cibo, legno, carta, composti chimici, materiali e energie), l’uso sostenibile della risorsa idrica e del mare (blue economy), la gestione e valorizzazione integrata delle acque reflue e dei rifiuti organici municipali;
- le città verdi e circolari, più fresche e salutari, più efficienti nella gestione e consumo del cibo e nell’uso della risorsa idrica e dell’energia e nella gestione e valorizzazione dei rifiuti generati;
- la ricerca e innovazione e i finanziamenti europei diretti a sostenerle; nuove normative, procedure e policies nazionali ed europee che ne regolano l’adozione, investimenti e financing, start up, creazione di partenariati, formazione e comunicazione. 

Il calendario di convegni e seminari di Ecomondo 2023 si articola in 230 eventi, nelle quattro giornate di manifestazione, 75 dei quali organizzati dal Comitato Tecnico Scientifico presieduto dal professor Fabio Fava, ordinario di Biotecnologie industriali e ambientali presso la Scuola di Ingegneria dell´Università di Bologna. L´architettura del calendario vede la (bio)economia circolare e rigenerativa come perimetro generale, entro cui trovano posto i temi della conservazione e ripristino di siti e suolo, il ciclo dell´acqua e la Blue Economy, lo storico ruolo dei rifiuti come risorsa con cui Ecomondo ebbe inizio nel 1997, e ancora la bioenergia e agroecologia, il monitoraggio e controllo ambientale, innovazione e policy; per concludere con gli aspetti legati ai finanziamenti alle imprese green, la formazione e la comunicazione. Il messaggio di Ecomondo 2023 è che la rigenerazione di suolo e idrosfera, e dei loro ecosistemi, deve essere complementare all´economia circolare.

Dalle produzioni alimentari di qualità e sostenibili per una sempre maggiore richiesta su scala globale al recupero di materia prima seconda come plastica o metalli, dall´utilizzo di biomasse di scarto per la produzione di energia alle tecnologie digitali per il monitoraggio dello ´stato di salute´ dell´ambiente, sino al costante aggiornamento sulle normative che coinvolgono tanto le amministrazioni pubbliche quanto gli attori economici e alle nuove opportunità di accedere a finanziamenti per le imprese che puntano sullo sviluppo green.
 

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