L’economia circolare scende in spiaggia

di Andrea Begnini

01/07/2020

Spiaggia delle Gorette, Marina di Cecina, Toscana. Un chilometro di arenile è stato ripulito attraverso una modalità circolare innovativa che ha consentito il pieno riutilizzo delle risorse naturali e un conferimento in discarica dei rifiuti rinvenuti durante le operazioni. Si tratta della prima fase del progetto Rispetta il tuo Capitale, promosso dall’associazione ambientalista Marevivo e sostenuto da Pramerica SGR, un’iniziativa con valenza ambientale e scientifica che ha l’obiettivo di valorizzare il ruolo della Posidonia oceanica nella salvaguardia della biodiversità del Mediterraneo e di misurare il benessere percepito e il valore aggiunto di tale iniziativa non solo per gli individui, ma per tutta l’economia del territorio.

L’attività di pulizia della spiaggia ha permesso di raccogliere circa 1000 metri cubi di rifiuto spiaggiato, ovvero circa 585 tonnellate. Il processo di lavaggio ha consentito di recuperare complessivamente oltre 318 tonnellate di sabbia certificata che è stata ricollocata sulla spiaggia e oltre 120 tonnellate di Posidonia, che è stata avviata a compostaggio in impianti autorizzati. Il processo di lavaggio ha previsto anche il recupero dell’acqua contenuta nel rifiuto, che dopo trattamento è stata riutilizzata nel processo di lavaggio dei rifiuti stessi, raccolti e smaltiti in misura di 10 tonnellate. La Posidonia spiaggiata viene, infatti, recuperata e trasformata in compost o materia per la produzione di manufatti secondo il principio dell’economia circolare, trasformandola da rifiuto in risorsa. La sabbia depurata viene riportata sulla spiaggia di appartenenza e gli scarti correttamente smaltiti. Come spiega in un'intervista a Il Sole 24 Ore Beatrice del Balzo, consigliere di Marevivo, il progetto: “Si propone di contribuire all’arresto dell’erosione costiera, restituendo la sabbia al suo luogo di appartenenza e, allo stesso tempo, di favorire l’adozione di modelli economici circolari, con la Posidonia recuperata trasformata in compost e i rifiuti smaltiti secondo i principi della raccolta differenziata. Inoltre, stiamo portando avanti una battaglia per consentire l’uso della Posidonia come duna, oggi vietato a causa di paradossi burocratici. Una volta trattata e ripulita, infatti, pur essendo biologicamente compatibile con la funzione, viene etichettata come rifiuto, impedendone l’uso come barriera protettiva”.

La seconda fase del progetto partirà nel mese di luglio e si sposterà in subacquea con il recupero di rifiuti, relitti e reti fantasma dal fondale. La fase conclusiva, invece, in programma a ottobre, vedrà coinvolte due università italiane e consentirà di calcolare la variazione di benessere sociale associata alle nuove modalità di pulizia delle spiagge e di trattamento della Posidonia oceanica. Il Centro GREEN (Geography, Resources, Environment, Energy and Networks) dell’Università Luigi Bocconi di Milano, diretto dal Professor Marco Percoco e il DISTAV (Dipartimento di Scienze della Terra, dell’Ambiente e della Vita) dell’Università degli Studi di Genova proveranno a stimare il valore sociale derivante da modalità innovative di manutenzione del nostro capitale naturale: ecologia ed economia diventano parte integrante dello studio, in un’ottica paritetica di collaborazione. Le attività di recupero della Posidonia oceanica e di ripristino della spiaggia de Le Gorette a Marina di Cecina consentono l’acquisizione di un ingente numero di dati di studio per le università coinvolte che, a partire da questo progetto, elaboreranno modelli replicabili di riutilizzo delle risorse marine, con focus sulla Posidonia oceanica.

Consulta il progetto sui siti di Marevivo e Pramerica SGR.
 

Tag:  biodiversitàeconomia circolareMarevivoMarina di CecinaPosidonia oceanicaPramerica SGRSpiaggia delle Gorette

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