Legami di vite, la filiera del vino circolare e sostenibile

di Andrea Begnini

03/08/2022


Il ministero dello Sviluppo Economico ha autorizzato un accordo di sviluppo industriale con l'azienda Caviro Extra che punta a realizzare, insieme ad altre imprese della filiera vitivinicola nel territorio dell'Emilia Romagna, un programma di investimenti di 95 milioni di euro in un'ottica di produzione legata all'economia circolare. 

Il progetto, denominato Legami di Vite, vede coinvolte nove imprese produttrici di vino delle province di Ravenna, Reggio Emilia, Modena, Forlì-Cesena, e prevede una trasformazione dei processi produttivi con tecnologie innovative finalizzate a migliorarne la sostenibilità ambientale, tra cui l'installazione di pannelli fotovoltaici per l'autoconsumo e l'implementazione di un modello integrato di economia circolare, attraverso l'aggregazione e la valorizzazione dei sottoprodotti e degli scarti di filiera. 

Per la realizzazione del programma di investimenti il Mise mette a disposizione agevolazioni pari a circa 36 milioni di euro, che consentiranno di creare 70 nuovi posti di lavoro tra tutte le aziende partecipanti. “Questo finanziamento premia un modello di fare impresa che, attraverso un processo di lavorazione innovativo basato sulla sostenibilità ambientale, valorizza l'eccellenza della filiera vitivinicola emiliano - romagnola”, spiega il ministro Giorgetti.

Vi hanno aderito le più importanti realtà regionali cooperative, rappresentative di 12 mila imprese agricole socie, per un totale di 470 mila tonnellate di uva lavorata (il 61 % della produzione dell’Emilia-Romagna, dato 2019) e di 3.400.000 ettolitri di vino imbottigliato all’anno. Numeri importanti anche sotto il punto di vista occupazionale, con ben 1.232.000 giornate/lavoro agricolo e con circa 2.800 unità impiegate nelle cantine. Le aziende aderenti al progetto sono: Caviro Extra, Caviro, Agrintesa, Cantina Forlì Predappio, Cantina di Carpi e Sorbara, Terre Cevico, Le Romagnole, Medici Ermete, Cantine Riunite & Civ. Obiettivo del progetto è lo sviluppo di una filiera sostenibile e circolare, anche con la messa a punto di un protocollo ambientale. Un nuovo modello virtuoso di integrazione e aggregazione per valorizzare al meglio l’immagine del vino regionale, ottenuto con il supporto dalla Regione Emilia-Romagna con gli Assessorati allo Sviluppo economico e green economy e all’Agricoltura e agroalimentare. 

Gli interventi che saranno realizzati in Emilia-Romagna saranno molteplici, tra i quali la trasformazione di prodotti agricoli del settore vitivinicolo e loro sottoprodotti (circa 67.000 tonnellate/anno derivanti dai processi di vinificazione) in acido tartarico naturale e biocarburanti avanzati, efficientamento energetico nei processi produttivi, riduzioni dei gas effetto serra, riduzione dell’impatto ambientale dei processi, realizzazione e potenziamento di sistemi di depurazione delle acque reflue in uscita dagli stabilimenti (attualmente 560 mila m3/anno di reflui da attività agroalimentare ceduti in depurazione), miglioramento dei sistemi di confezionamento e di stoccaggio. Oltre ovviamente a un ampliamento della capacità produttiva.
 

Tag:  Comitato della Sostenibilità Vitivinicola (CoSVi)economia circolareeconomia circolare del settore agroalimentarefiliera vitivinicolaGruppo Cavirovino circolarevino italianovino sostenibile

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