L'equità forestale: negli Usa meno alberi nei quartieri più poveri

di Andrea Begnini

07/07/2021

Foto tratta dal sito di Tree Equity Score
Con vaste aree del mondo che sono attraversate da ondate di caldo record, il ruolo degli alberi diventa sempre più centrale nelle politiche sociali di gestione degli ambienti urbani e non. A maggior ragione, allora, è interessante valutare un nuovo studio che rivela come gli alberi siano distribuiti in modo non uniforme nelle città degli Stati Uniti. Il primo conteggio nazionale degli alberi, noto come Tree Equity Score, ha chiarito come l'America abbia bisogno di piantare più di 30 milioni di alberi nei principali ambienti urbani del Paese

Combinando diversi parametri, tra cui gli aspetti socioeconomici, la densità della popolazione e la copertura arborea esistente, il conteggio rivela quali località Usa abbiano alberi sufficienti per garantire una salute ottimale e per creare un ambiente in grado di portare anche benefici economici. Lo studio ha esaminato 3.810 comuni, inclusi 150.000 quartieri e 486 città con almeno 50.000 residenti in tutto il paese. Ha scoperto che per stabilire un numero equo di alberi, le città ne devono piantare circa 31,4 milioni con un aumento di circa il 10% rispetto alla copertura arborea attuale.

Gli alberi sono particolarmente carenti nei quartieri in cui vivono le minoranze etniche e sono maggiormente presenti nei quartieri bianchi e benestanti. I quartieri con una maggioranza di persone di colore hanno in media il 33% in meno di protezione frondosa rispetto alle comunità a maggioranza bianca. E i quartieri con il 90% o più dei loro residenti che vivono in povertà hanno il 65% in meno di alberi rispetto alle comunità con ne contengono solo il 10%. Le città che trarranno i maggiori benefici da una più equa distribuzione degli alberi sono Chicago, Columbus, Detroit, Fresno, Houston, Jacksonville, Los Angeles, Memphis, New York City, Oklahoma City, Phoenix, Portland, Sacramento, San Diego e San Jose. Ha spiegato Jad Daley, Presidente e amministratore delegato di American Forests, l'organizzazione no-profit che ha commissionato lo studio: “Dobbiamo assicurarci che gli alberi vadano dove sono le persone. Tree Equity Score guida nella giusta direzione e ora spetta a tutti noi andare oltre le normali attività e intraprendere azioni coraggiose”. 

Numerosi studi mostrano una chiara relazione tra la copertura arborea urbana e la salute fisica delle persone: gli alberi da ombra promuovono l'attività fisica e mitigano gli effetti del calore sulla salute, specialmente durante le ondate di calore. Gli alberi rinfrescano l'area immediatamente circostante attraverso l'ombra e la traspirazione o l'evaporazione dell'umidità dalle foglie; inoltre rimuovono anche il particolato fine dall'aria, permettendo ai residenti di respirare meglio. American Forests ha mostrato che le morti legate al calore potrebbero diminuire del 22% con una migliore combinazione di alberi e di superfici riflettenti. Ma il numero di alberi urbani si sta riducendo a causa delle variabili meteo, della cementificazione e dei parassiti: al momento, gli Stati Uniti stanno affrontando una perdita prevista dell'8,3% della copertura arborea urbana entro il 2060. Piantare alberi può portare anche benefici economici: gli autori dello studio scrivono che verrebbero creati 228.000 posti di lavoro e si potrebbe registrare un risparmio di quasi 1,6 miliardi di dollari l'anno dai danni alla salute provocati dall'inquinamento. Alcune città Usa come Los Angeles hanno nominato un funzionario forestale cittadino per sovrintendere alla piantumazione degli alberi urbani e Phoenix ha garantito il raggiungimento dell'”equità forestale” entro il 2030.
 

Tag:  alberiAmerican ForestsTree Equity Scoreverde urbano

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