L’Italia che Verrà. Comunità, territori e innovazioni contro paure e solitudini.

di Redazione

21/07/2020

C’è nelle cose umane una marea che colta al flusso mena alla fortuna: perduta, l’intero viaggio della nostra vita si arena su fondali di miserie. Ora noi navighiamo in un mare aperto. Dobbiamo dunque prendere la corrente finché è a favore, oppure fallire l’impresa avanti a noi.” William Shakespeare

“Peggio di questa crisi, c’è solo il dramma di sprecarla richiudendoci in noi stessi” ha detto Papa Francesco. Di come uscire dalla crisi si parlerà, a partire da oggi, all’appuntamento nazionale della Fondazione Symbola intitolato quest’anno “L’Italia che Verrà. Comunità, territori e innovazioni contro paure e solitudini”. L’incontro sarà esclusivamente online, da oggi al 25 luglio sul sito www.symbola.net e sui canali social (Facebook, YouTube e Twitter) della Fondazione.

Il Seminario Estivo è un appuntamento di riferimento per la riflessione sui temi della sostenibilità, dello sviluppo, della competitività e di un’Italia che fa l’Italia. Interverranno oltre centocinquanta relatori tra cui David Sassoli, Paolo Gentiloni, Dario Franceschini, Francesco Starace, Catia Bastioli che si confrontano su politica, società ed economia. La crisi del Covid-19 ha data più forza e urgenza al messaggio del Manifesto di Assisi – promosso da Symbola e dai francescani del Sacro Convento insieme a tante altre voci autorevoli e semplici cittadini – per un’economia a misura d’uomo contro la crisi. Una prospettiva praticabile se sapremo cogliere i cambiamenti in corso, a partire dalla crescente forza della green economy, che vede l’Italia tra i suoi principali protagonisti anche grazie al ruolo che la cultura e l’innovazione hanno nel nostro sistema produttivo. E se penseremo la ripresa, alimentata dagli ingenti investimenti europei, come un’opportunità per rafforzare la coesione sociale e accelerare la transizione ecologica e digitale.

La crisi del Covid-19 ha reso ancora più urgente il messaggio del Manifesto di Assisi – promosso da Symbola e dai francescani del Sacro Convento insieme a tante altre voci autorevoli e semplici cittadini – per un’economia a misura d’uomo contro l’emergenza climatica. Un nuovo paradigma che oggi è una prospettiva realistica: se sapremo cogliere i cambiamenti in corso, a partire dalla crescente forza della green economy, che vede l’Italia tra i suoi principali protagonisti anche grazie al ruolo che la cultura e l’innovazione hanno nel nostro sistema produttivo. E se penseremo la ripresa, alimentata dagli ingenti investimenti europei, come un’opportunità per anticipare e accelerare la transizione ecologica, digitale e sociale. Ma per affrontare le sfide che ci attendono non basterà il pur necessario e imponente intervento pubblico: servono valori e culture, empatia e tecnologia. Servono le energie delle persone e quelle delle imprese. Serve coesione sociale: impossibile senza un ruolo forte del terzo settore, delle istituzioni locali – a partire dai piccoli comuni – , dei territori, delle comunità.
 

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