L'Italia è pronta a recepire il Pacchetto europeo per l'Economia Circolare

01/07/2020

Il ministro dell’Ambiente Sergio Costa, intervenuto a "Green Deal per l’Italia", maratona organizzata dalla Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile in streaming su Raiplay, ha annunciato che entro il mese di luglio i quattro schemi di decreti legislativi per recepire il pacchetto di direttive Ue sull’Economia Circolare, approvati in via preliminare dal Consiglio dei ministri lo scorso 5 marzo, diventeranno norma dello Stato.
I decreti interverranno su quattro ambiti specifici: rifiuti di pile, di accumulatori e di apparecchiature elettriche ed elettroniche; veicoli fuori uso; discariche dei rifiuti; imballaggi e rifiuti di imballaggio.

Il ministro Costa ha anche precisato che il Fondo di coesione prevederà 4 miliardi di euro per il dissesto idrogeologico e ha annunciato che “il taglio al 40% entro il 2030 del ‘cosiddetto’ fossile non è più in linea con l’ accordo di Parigi” per cui si potrà arrivare ad un taglio del 55%. Un aumento significativo se si considera che nel Pniec, Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima, elaborato dai ministeri dell’Ambiente, dello Sviluppo economico e dei Trasporti l’obiettivo è del 37% circa.

Gli obiettivi delle direttive europee che l'Italia si avvia a recepire indicano il riciclo entro il 2025 per almeno il 55% dei rifiuti urbani (60% entro il 2030 e 65% entro il 2035) e la parallela riduzione dello smaltimento in discarica (fino ad un massimo del 10% entro il 2035). Il 65% degli imballaggi dovrà essere riciclato entro il 2025 e il 70% entro il 2030. I rifiuti tessili e i rifiuti pericolosi delle famiglie (come vernici, pesticidi, oli e solventi) dovranno essere raccolti separatamente dal 2025 e, sempre a partire dal 2025, i rifiuti biodegradabili dovranno essere obbligatoriamente raccolti separatamente o riciclati a casa attraverso il compostaggio. Per quel che riguarda la discarica, il pacchetto Ue limita la quota di rifiuti urbani da smaltire a un massimo del 10% entro il 2035.

La strategia a lungo termine del Pacchetto europeo sull’Economia Circolare è quella di coinvolgere le aziende nel realizzare prodotti con materiali nuovi, interamente riutilizzabili e che quindi non generino scarti, mentre quella a breve e medio termine è gestire gli scarti prodotti in modo più responsabile, attraverso il riutilizzo ed il riciclo.
 
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