Litio, nichel e cobalto: due grandi progetti italiani per l'economia circolare delle batterie

di Andrea Begnini

17/05/2023


In Europa, al 2030, si stima un volume complessivo di batterie al litio da riciclare di circa 200.000 tonnellate. Il progetto contribuirà a rendere sempre più sostenibile la transizione energetica. L’iniziativa condotta in partenariato con altre aziende ed enti di ricerca italiani ed europei, tra cui ENEA, rientra nell’ambito del progetto Europeo IPCEI sulle batterie, e ha l’obiettivo di contribuire allo sviluppo di una filiera europea delle batterie al litio che sia sostenibile e in linea con il paradigma della circolarità. 

Enel X e MIDAC svolgeranno, quindi, attività di ricerca e sviluppo per la realizzazione dell’impianto, ciascuna nel proprio ambito di competenza, sviluppando un modello virtuoso improntato alla circolarità che consentirà di trasformare pacchi batteria esausti in materie prime da impiegare per realizzare nuove celle, limitando l’estrazione di minerali e riducendo così costi e impatti ambientali del processo.

In particolare, Enel X si occuperà di studiare e sviluppare le migliori tecnologie per lo smontaggio automatico delle batterie al litio e il loro processo di riciclo; MIDAC curerà lo sviluppo dell’intero processo di riciclo al litio, inizialmente in una dimensione in scala pilota, e successivamente realizzerà un impianto industriale con una capacità di almeno 10.000 tonnellate all’anno.

Per Enel X questo è il terzo progetto IPCEI sulle batterie al quale partecipa, che fa seguito ad altri due, avviati rispettivamente nel 2020 e nel 2021, per promuovere lo sviluppo della tecnologia Digital Twin e di altre tecnologie altamente innovative e sostenibili per le batterie agli ioni di litio allo scopo di estenderne la durata, ridurne i tempi di ricarica, renderle più sicure e più rispettose dell'ambiente.

Spiega Francesco Venturini, Responsabile di Enel X, “Questo progetto permetterà di creare nuovi mercati e nuove opportunità di crescita per le aziende, coniugando efficienza, sostenibilità e innovazione e facilitando l’Europa nel raggiungimento di un obiettivo di cruciale importanza, come una maggiore indipendenza di approvvigionamento delle materie prime”.

Per il Presidente di MIDAC Filippo Girardi: “Stiamo sviluppando e investendo in processi di riciclo innovativi per sostenere la filiera italiana ed europea delle batterie al litio e poter fornire il nostro contributo alla transizione energetica. Partiremo dal riciclo per arrivare alle celle, i nostri impianti sorgeranno in Italia per rafforzare la presenza Italiana nel comparto delle batterie e creare posti di lavoro e sviluppo in tutto il territorio nazionale”.

L'altro grande progetto in corso di studio è quello Glencore e Li-Cycle che annunciano uno studio congiunto per lo sviluppo di un Recycling Hub a livello europeo grazie alla riconversione di un impianto metallurgico già esistente di proprietà Glencore a Portovesme, “che diventerà la più grande fonte in Europa di litio riciclato di qualità per batterie, nonché di nichel e cobalto riciclati”.

L'ufficializzazione dello studio di riconversione produttiva dello stabilimento prevede “la creazione della prima soluzione europea a ciclo completamente chiuso da fonti di materia prima da batterie al litio fino ad arrivare ai prodotti di qualità per batterie; sarebbe la più grande fonte di litio riciclato di qualità per batterie, nonché di nichel e cobalto riciclati, in Europa. Si stima una capacità di lavorazione del nuovo Hub tra le 50.000-70.000 tonnellate di Black mass all'anno - spiega il comunicato della multinazionale svizzera - Lo studio di fattibilità definitivo inizierà a metà del 2023 e si avvarrà della tecnologia all'avanguardia di Li-Cycle ed il vantaggio di essere i primi in Europa. Una tempistica accelerata grazie al riutilizzo di parte degli impianti di Glencore già esistenti a Portovesme, in Italia”.

Siglata anche una lettera di intenti "per valutare congiuntamente la fattibilità e il successivo sviluppo di un impianto Hub a Portovesme", che produrrà materie prime critiche per le batterie, tra cui nichel, cobalto e litio, a partire dal contenuto delle batterie esauste. “L'Hub di Portovesme si avvarrà della tecnologia idrometallurgica all'avanguardia di Li-Cycle e costituirà il più grande impianto di fabbricazione di prodotti sostenibili per batterie in Europa”.
 

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