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Nadef 2020: investimenti pubblici e riforme per la ripresa del Paese
Nadef 2020: investimenti pubblici e riforme per la ripresa del Paese
08/10/2020
Sostenere nel breve termine e per tutta la durata della crisi da Covid-19 i lavoratori e i settori produttivi più colpiti, valorizzare le risorse del programma “Next Generation EU”, realizzare un’ampia riforma fiscale. Questi i principali obiettivi definiti nella Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza (Nadef), approvata in questi giorni.
Le precedenti stime economiche sull’impatto della pandemia da Covid-19 sono aggiornate, anche alla luce degli effetti dell’imponente insieme di interventi adottati dal Governo, e nel complesso ammontano a oltre il 6% del PIL.
“Nel confronto internazionale la combinazione delle misure di politica sanitaria e di politica economica si è rivelata, ad oggi, tra le migliori, riuscendo a garantire un efficace contrasto alla diffusione del virus e al contempo la maggior tutela possibile dei redditi e della capacità produttiva”, ha scritto il Ministro Gualtieri nella premessa del documento.
Per il 2021 la Nota fissa un obiettivo di indebitamento netto (deficit) pari al 7% del prodotto interno lordo (PIL), con più spazio di bilancio per una manovra espansiva pari a 1,3 punti percentuali di PIL. Tra i maggiori interventi è prevista un’ampia riforma fiscale che migliori l’equità, l’efficienza e la trasparenza del sistema tributario riducendo anche il carico fiscale sui redditi medi e bassi, coordinandola con l’introduzione di un assegno universale per i figli.
Nella Nadef si ritrovano molti temi che fanno parte del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), che intende aumentare le risorse destinate alla ricerca, alla formazione, alla digitalizzazione e alla riconversione dell’economia in chiave di sostenibilità ambientale.
Si prevede poi “il pieno utilizzo delle sovvenzioni e dei prestiti previsti da Next Generation EU (NGEU) per incrementare gli investimenti pubblici a sostegno della ripresa del Paese e ad assicurare un miglioramento qualitativo della finanza pubblica, spostando risorse verso gli utilizzi più opportuni a garantire un miglioramento del benessere dei cittadini, dell’equità e della produttività dell’economia.
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