Osservatorio Avon: sempre più green e low impact. È la cosmetica, bellezza!

di Francesca Martinengo

24/06/2020

L'impatto Covid ha aumentato in tutti noi la consapevolezza di dover fare qualcosa per il nostro pianeta. Tutti sentiamo l'urgenza di agire anche nel nostro piccolo per cambiare le cose, a partire dalle nostre abitudini giornaliere, e di farlo come atto d'amore e di responsabilità verso noi stessi e verso il pianeta che ci ospita.

Anche il mondo della cosmesi sta rispondendo a questo nuovo sentire, e corre ai ripari. Ogni giorno, in media, ciascuno di noi – uomini e donne – usa almeno otto cosmetici diversi. Moltiplichiamo questo numero per 365 giorni all'anno e possiamo farci un'idea di quante cose potrebbero cambiare riducendo al minimo l'impatto ambientale di questi prodotti.

Negli ultimi anni, soprattutto tra i più giovani, è aumentata notevolmente l'attenzione per il tipo di prodotto beauty da utilizzare: consumatori e aziende hanno scelto di seguire un percorso più green e rispettoso sia dell'ambiente che del benessere della pelle, tale da generare un impatto sempre più alto dal punto di vista estetico e sempre più basso dal punto di vista ambientale.

La questione per le aziende di cosmesi non è più se essere o meno sostenibili, ma esserlo lungo tutta la loro filiera produttiva: ricerca, prodotto, packaging, distribuzione. Di recente Avon, azienda leader mondiale nel settore beauty nel canale della vendita diretta di prodotti cosmetici, parte del Gruppo Natura &Co, ha celebrato il suo impegno per un pianeta più pulito, presentando i risultati ottenuti dalle diverse iniziative sostenute negli ultimi anni. Il colosso nato nel 1896 a New York, che in tutto il mondo conta un esercito di 5 milioni di venditrici (alzi la mano chi in vita sua non ha fatto o ha pensato di fare la presentatrice Avon), è da sempre in prima linea per i diritti ambientali, oltre che per le cause sociali femminili e umanitarie. Da 27 anni la Fondazione Avon per le Donne, che ad oggi rappresenta la più grande associazione benefica dedicata alle donne di tutto il mondo, opera per la salute femminile e contro la violenza sulle donne e di genere. Era quasi naturale che il next step della responsabilità sociale di Avon fosse proprio l'impegno nel rispetto dell'ambiente e della sua sostenibilità.

Scopriamo così che il 50% dell'energia utilizzata proviene da fonti rinnovabili e che l'utilizzo dell'acqua in ogni settore dell'azienda, dal 2005 ad oggi, è diminuito del 51% con una riduzione della concentrazione idrica in ogni prodotto pari al 38%. Inoltre l'utilizzo della carta per le brochure è al 99% proveniente da fonti sostenibili e il 50% del consumo di energia del 2019 proviene da fonti rinnovabili. Dal 2005 le emissioni di carbonio sono state ridotte del 53%.

Anche la scelta dei fornitori viene eseguita con criteri sostenibili, e sono stati introdotti nuovi obiettivi ambientali da raggiungere entro il 2025 riguardanti lo spreco d'acqua, il riciclo dei rifiuti e i packaging. I risultati sono incoraggianti e confermano l'impegno di Avon per rispettare un ambiente sempre più pulito. Proteggere l'ambiente e restituirne i risultati alle community è al centro degli obiettivi aziendali.

Secondo l'Osservatorio della Bellezza di Avon dedicato alla cosmetica sostenibile, realizzato a seguito del lancio delle prime linee Avon eco-sostenibili e "clean beauty" Distillery make up e Distillery skin care – da cui Avon ha ottenuto la certificazione Vegan Society – l' 81 % delle intervistate è sensibile alla tematica green nell'ambito beauty. La survey mette in evidenza le categorie merceologiche beauty maggiormente acquistate in ambito green tra make-up (37%) e cura della persona (51%). Il 90% delle intervistate, inoltre, apprezza le aziende che si impegnano in un approccio green e rispettoso del pianeta, mentre il 76% preferisce acquistare prodotti beauty eco-sostenibili per la composizione di ingredienti naturali nelle loro formulazioni. "Siamo orgogliosi di poter dichiarare un successo concreto nei confronti dell'ambiente volto ad un mondo più sostenibile", dichiara Angela Cretu, CEO di Avon. "Ogni giorno ci impegniamo per sostenere dei miglioramenti a livello globale non solo in ambito ambientale, ma anche sociale. In questa importante giornata dedicata al nostro pianeta vogliamo ricordare i risultati e la costante attenzione di Avon ad un tema sempre più sentito, che rappresenta il futuro per le prossime generazioni"

Il risultato dell'Osservatorio è molto interessante perché offre una visione del rapporto bellezza - sostenibilità secondo la popolazione femminile italiana e fornisce un'idea su 'a che punto siamo' sul tema. Il 30% delle intervistate, ad esempio, evita l'utilizzo della plastica monouso, il 24% cerca di non sprecare acqua inutilmente, seguono a pari merito con il 23% l'acquisto dei detersivi non inquinanti e la lettura delle etichette dei prodotti prima dell'acquisto. I cambiamenti climatici sono un altro argomento che suscita interesse e che preoccupa molto, sia perché potranno provocare danni alla salute umana (46%), sia perché potrebbero determinare essere effetti negativi sull'economia in seguito a eventi climatici disastrosi come piogge torrenziali e inondazioni (15%). Come abbiamo già scritto. in generale, l'attenzione di una azienda alla sostenibilità (90%) e l'utilizzo di packaging riciclabili (40%) sono aspetti importanti nella scelta di un prodotto. Per l'81%, l'attenzione nei confronti dell'ambiente si riflette anche nella scelta di prodotti beauty, soprattutto per quelli che riguardano la cura della persona (51%) e il make-up (37 %). Seguono la skin-care (31%) e le fragranze (20%).
La scelta di un prodotto cosmetico green dipende principalmente dall'effetto non aggressivo sulla pelle determinato dalla composizione di ingredienti naturali (76%), piuttosto che dalla fedeltà alla marca (12%) e dai suggeriti dalle amiche (8%).

La Green Beauty pare una questione anagrafica più che geografica: l'utilizzo di prodotti green nella cosmetica inizia tra i 26 e i 35 per il 45% delle donne (sono le campane a iniziare l'utilizzo di prodotti di green beauty prima dei 25 anni). Il rispetto per l'ambiente è importante e sentito da nord a sud: così come emerge un evidente interesse nei confronti di una natural beauty. Sono le siciliane a essere in testa con il 15%, seguite dalle lombarde e dalle campane (11%), e a pochissima distanza dalle pugliesi e laziali (10%).
In termini di acquisto mensile di questi prodotti, le pugliesi sono maggiormente disposte a spendere tra i 100 e 200 euro. Infine a parità di prodotto, in termini di qualità e prezzo, il 60% delle intervistate si affidano al brand di cosmetica più rispettoso dell'ambiente. Tirando le somme: anche per il settore eco - beauty noi italiane (e rispettivi compagni, fidanzati e mariti) ci siamo. Le giovani ci sono di più. Nel Paese della bellezza, la bellezza ci salverà.
 

Tag:  Avoncosmetica sostenibileOsservatorio della Bellezza di Avonsostenibilità

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