Packaging sostenibile: premiati i vincitori di Ecopack 2022

di Andrea Begnini

05/01/2023


Da gennaio 2023 le aziende sono tenute a indicare il tipo di materiale di cui è composto ogni imballaggio, identificandolo con il codice alfanumerico corrispondente. Va inoltre precisato se il packaging va conferito nella plastica, nel vetro, nella carta o nell'indifferenziata. Il recente studio “Progetto SCELTA” commissionato da CONAI, il Consorzio Nazionale Imballaggi, alla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa identifica come questo tipo di interesse alle caratteristiche circolari della confezione sia una qualità sempre più centrale nella scelta dei consumatori: per esempio, per quanto riguarda i prodotti destinati alla cura della persona, la percentuale di chi ha comprato referenze confezionate con materiale riciclato è passata dal 27% del 2019 al 45% del 2022. 

Luca Ruini, Vice Presidente sicurezza ambiente ed energia del gruppo Barilla e Presidente del CONAI, ha rilasciato un’intervista a Italia Oggi dove ha spiegato che “l’Italia e l’unico Paese ad avere impianti per riciclare gli imballaggi poliaccoppiati a prevalenza carta usati per contenere i liquidi”. E per quanto riguarda la filiera degli imballaggi di plastica “ha sviluppato le tecnologie migliori per selezionare i flussi”. Ruini ha poi aggiunto: “Siamo l’unico pase che dal riciclo delle plastiche riesce a generare venti prodotti diversi. Il valore economico del materiale recuperato grazie al riciclo e di 614 milioni di euro, evitando che vengano immessi in atmosfera 4,7 milioni di tonnellate di Co2”. Oltre al riciclo e possibile produrre energia: “Abbiamo risparmiato quasi 26 terawattora di energia primaria”, ovvero il consumo medio di 7 milioni di famiglie italiane ha detto Ruini. Ma “ricordiamo che i rifiuti di imballaggi possono essere una valida alternativa ai combustibili fossili per produrre energia”.

Si ispira proprio a questi principi Ecopack, il Bando CONAI per l’Ecodesign, che premia le realtà aziendali che hanno investito in imballaggi sostenibili, declinando almeno una delle leve di prevenzione tra riutilizzo, facilità di riciclo, utilizzo di materiali riciclati o recuperati, risparmio di materie prime, ottimizzazione dei processi produttivi, della logistica o del sistema imballo. L’iniziativa, alla nona edizione, nel 2022 ha raggiunto un montepremi complessivo di 500mila euro, di cui 50mila sono andati alle cinque aziende vincitrici e il restante importo alle altre 243 imprese virtuose che hanno portato avanti interventi di riduzione dell’impatto ambientale del proprio packaging. 

Collistar Spa vince per la leva del riutilizzo. Ha cambiato la trousse della sua cipria Impeccabile prevedendone una ricaricabile, con scocca in plastica riciclata; in plastica riciclata anche la ricarica. Un intervento che ha ridotto di quasi il 60% le emissioni di CO2, e che ha più che dimezzato i consumi sia idrici sia energetici. A Collistar va anche la menzione speciale da parte di Legambiente.

Di Mauro Officine Grafiche Spa è stata premiata per l’uso di nuove applicazioni o tecnologie. La busta da 25 kg di mangime per pesci, destinato agli allevatori nel canale B2B, sostituisce il vecchio multi-strato accoppiato in poliammide e polietilene con un nuovo film mono materiale in polietilene. Ridotti così di oltre 40 punti percentuali sia le emissioni di CO2 sia i consumi di acqua.

Fiorini International Spa sale sul podio per la facilitazione delle attività di riciclo. Il suo imballaggio per la pasta Antico Pastificio Umbro si trasforma da poliaccoppiato carta e polipropilene in mono-materiale carta: diventa così 100% riciclabile nella filiera carta, e la sua produzione ricuce sensibilmente la CO2 immessa in atmosfera.

Magic Pack Srl trionfa per l’uso di materiale riciclato. Il suo vassoio in polistirene espanso destinato al contatto con alimenti, prima composto da solo materiale vergine, è stato ridisegnato per essere prodotto con il 27,4% di XPS riciclato. Tagliati di circa il 10% sia i consumi di acqua e di energia sia le emissioni di CO2.

Infine, Selex Spa si piazza in top-five ancora per l’uso di nuove applicazioni o tecnologie. Per la sua confezione di mozzarella abbandona il film multistrato in poliammide e polietilene e opta per un film monopolimero in polipropilene. Una modifica che riduce lo spessore dell’imballaggio e abbatte del 4% il suo peso.

Menzione speciale per l’ottimizzazione di un imballaggio nel settore e-commerce a Rotomail Italia Spa, che per la spedizione di prodotti editoriali ha sostituito scatole di cartone ondulato in dimensioni predefinite con scatole su misura per il prodotto contenuto in cartone 100% riciclato, chiuso senza nastro adesivo ma solo attraverso l’incastro delle varie parti della scatola fermate da colla. Il risparmio di materia prima è pari al 36%, cui si somma un 34% di riduzione degli scarti.

“Siamo molto soddisfatti nel vedere che, ogni anno, le aziende italiane ci presentano sempre più casi di imballaggi rivisti in chiave sostenibile” commenta proprio il Presidente CONAI Luca Ruini. “Ho sostenuto e seguito la nascita del Bando nove anni fa, e il successo di questa nuova edizione è per tutti noi nuova conferma di quanto sia importante valorizzare le buone pratiche e renderle esempi da imitare. Progettare un imballaggio non è semplice: parliamo di un’attività complessa che, se ben fatta, può sicuramente aiutare a rendere meno forti gli impatti che un pack avrà sull’ambiente nel corso del suo ciclo di vita. L’ecodesign, inoltre, permette di ridurre i consumi energetici e di anidride carbonica: ecco perché, in questo momento di crisi energetica oltre che climatica, è importante provare a tutelare il pianeta anche attraverso questo strumento. Le aziende premiate lo hanno fatto”.
 

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