Padiglione Italia di Expo Dubai: cultura, creatività, bellezza e, soprattutto, circolarità

di Andrea Begnini

04/05/2021

Foto tratta dal sito italyexpo2020.it
Si chiama ancora Expo 2020 Dubai ma va in scena negli Emirati Arabi Uniti dal 1 ottobre 2021 al 31 marzo 2022. Si tratta della prima Esposizione Universale che si svolge in un Paese arabo, rimandata lo scorso anno per la pandemia.

All'interno dell'esposizione, uno dei tre padiglioni tematici è stato progettato per essere a zero impatto, sia dal punto di vista energetico che da quello idrico. Il nome del padiglione è Terra, il progetto è dell’architetto Nicholas Grimshaw ed è dedicato alla sostenibilità. Al termine della manifestazione diventerà un laboratorio educativo e scientifico a disposizione della città. All'interno saranno riprodotti gli ecosistemi del mondo, affrontati dal punto di vista dell’inquinamento, del sovra-sfruttamento delle risorse e dei consumi passando per un percorso interattivo tra le radici delle piante, il wood-wide-web.

All'evento, i circa 25 milioni di persone che parteciperanno potranno anche visitare, tra le altre strutture, il Padiglione Italia che avrà come claim: “La bellezza unisce le persone”. Una bellezza intesa non solo in senso estetico ma “come connessione, come competenza, come innovazione e come veicolo della conoscenza, un codice di valori che da sempre contraddistingue l’identità italiana”.

I materiali con i quali è rivestito e allestito il Padiglione Italia, frutto di creatività, ricerca avanzata e innovazione made in Italy, interpretano il concetto più generale dell’atteso evento globale che è “Connettere le menti, per creare il futuro”. Si tratta di “materie organiche, di scarto alimentare e verdi” dice Davide Rampello, direttore artistico Padiglione Italia. “Il Padiglione è una grande installazione sperimentale sul tema Naturale Artificiale, più che un’architettura in senso canonico, anche se ha le dimensioni di un edificio molto alto con una struttura sofisticatissima”, dice Italo Rota, co-progettista del Padigione assieme anche a Carlo Ratti: “Il Padiglione Italia parte dalla circolarità. Un approccio che ci consente di guardare alle componenti costruttive in modo inedito”.

Il Padiglione italiano comunicherà il senso di armonia ed equilibrio espresso dalla bellezza, che da sempre connette storia e geografia ispirando innovazione, inclusione e connessione. Mostrerà la straordinaria ricchezza della biodiversità culturale e della creatività italiana e l’incomparabile bellezza del suo paesaggio, consolidando l’eredità di EXPO 2015 Milano. Il concept tematico del Padiglione Italia “proporrà un’idea umanistica dello stile di vita italiano contemporaneo, riunendo in un unico spazio la cultura e la creatività di città, territori, istituzioni e aziende in cui persone e comunità operano insieme, sperimentando nuove forme di contaminazione tra arte, cultura, scienza e tecnica per creare nuove opportunità di crescita economica, occupazione e sviluppo sociale”.

Un padiglione, quello italiano, che dispone della migliori tecnologie per garantire una sostenibilità al 100%, essendo rifornito da energia solare, garantita da 1.055 pannelli fotovoltaici che, disposti su una copertura larga 130 metri e in cima a una serie di alberi energetici, possono generare 4GWh di energia alternativa all’anno, sufficiente a caricare più di 900.000 telefoni cellulari. Una struttura che si potrebbe trasportare in elicottero e trasferire in qualsiasi posto rimanendo infatti  indipendente dai cavi elettrici, dai collegamenti con il sistema fognario come dalle condutture idriche. Inoltre, la condensazione del vapore acqueo presente nell’aria garantisce l’approvvigionamento idrico e le acque reflue vengono riciclate all’interno del Padiglione stesso.
 

Tag:  Davide Rampelloeconomia circolareenergia solareExpo 2020 DubaiPadiglione Italiasostenibilità

Sigla.com - Internet Partner
Condividi linkedin share facebook share twitter share