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"La guerra moderna alle paure umane, sia essa rivolta contro i disastri di origine naturale o artificiale, sembra avere come esito la redistribuzione sociale delle paure, anziché la loro riduzione quantitativa". Parto da questa frase di Zygmunt Bauman perché mai come oggi per ripartire davvero abbiamo bisogno della filosofia e della sociologia. Servono domande e risposte. Ma parto anche dalla paura perché la cronaca ci sovrasta.
Cosa significa percorrere la via della sostenibilità e della circolarità nel mondo del Retail? Il 17 marzo 2021 si terrà il seminario “Green Retail LAB: la sfida della sostenibilità”, il primo appuntamento del progetto di Retail Institute Italy dedicato al tema della sostenibilità. Il percorso si articolerà durante tutto l’anno, con l’obiettivo di creare opportunità di aggiornamento continuo, informazione e confronto, per supportare le aziende nell’individuare soluzioni e strumenti per la realizzazione di un’economia sostenibile e circolare. Abbiamo incontrato Alberto Miraglia, direttore generale di Retail Institute Italy, associazione italiana orientata a sostenere lo sviluppo di tutto l’ecosistema retail.
La Fase 2 del post Covid-19 ci consegna una nuova mission aziendale: l’impresa rappresenta la coesione territoriale, l’impresa è la comunità. Non possiamo essere comunità senza impresa, non può esserci impresa senza comunità. L’Economia Circolare è la base per una definizione di sviluppo finalmente “a misura d’uomo” e non di un’economia che “misura l’uomo” solo ed esclusivamente attraverso la sua capacità o meno di consumare.
È un'occasione storica, possiamo essere il primo paese al mondo a nominare un ministro per l'Economia Circolare, per mettere a sistema competenze, coordinare investimenti e progettare interventi mirati.
Il 2015 è stato l’anno che ha invertito la tendenza del pensiero globale sulle tematiche ambientali. Il 2019, l’anno che stiamo vivendo adesso, è decisivo per definire l’unico futuro possibile del nostro Pianeta. [...]
Rete PNA – Pietra Naturale Autentica, che raccoglie le aziende più rappresentative nell’ambito della filiera tecno-marmifera nazionale, ha presentato “Naturalmente sostenibile”, il Manifesto di sostenibilità della pietra naturale, realizzato in collaborazione con Italia Circolare e sottoscritto dalle aziende aderenti. Stefano Ghirardi, Presidente di PNA, spiega a Italia Circolare le ragioni che hanno portato alla redazione del Manifesto nell’ambito del percorso di valorizzazione e promozione della sostenibilità della pietra naturale che la Rete porta avanti.
Non la vedete eppure è lì, grossa, ingombrante, tranquilla. Di solito non sorridono, ma sono sicuro che la mucca nel nostro corridoio lo fa. Voi non la vedete perché siete girati dall’altra parte. State tirando i dadi al Monopoli della Sostenibilità, il nuovo gioco di ruolo che fa diventare tutti più buoni grazie alle tre dimensioni della bontà, ambientale, economica e sociale.
Il Patto sul Clima di Glasgow sottoscritto da tutti i 197 Paesi partecipanti alla COP 26 è una buona o una cattiva notizia? La politica era chiamata ad assumere di nuovo un ruolo decisivo rispetto ai destini del mondo. C'è riuscita? Difficile rispondere. Di sicuro nel dilemma del vedere il bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto prendiamo atto del fatto che comunque stiamo sempre parlando di un mezzo bicchiere, mentre la questione investe l'intera bottiglia.
La rivoluzione bisogna guardarla da vicino. Questa volta ha il sorriso e la faccia da bravo ragazzo di Robert Habeck, classe 1969, filosofo, scrittore, vegetariano tardivo, ambientalista realista e non dogmatico, leader dei Verdi che oggi ricopre la doppia carica di vicecancelliere e ministro dell'economia e della protezione climatica della Germania nel governo Scholz. Vuole governare la transizione e per farlo l’ha scritto nero su bianco in poche paginette che presentano un primo pacchetto di misure che entreranno in vigore a fine aprile e un secondo entro l’estate. Il suo scopo principale è accelerare lo sviluppo degli impianti per le energie rinnovabili.
Mai come oggi occorre pensare il futuro. il futuro per essere costruito ha bisogno di competenze, visione, progetti, idee, immaginazione. Altrimenti non esiste. Ne parla la studentessa di Chimica Arianna Dal Frà a nome della sua generazione, lo sottolineano i futuri progettisti che avranno a che fare con i fondi strutturali europei, lo impongono le istituzioni pubbliche chiamate a governare e interpretare il cambiamento, lo sanno le imprese che devono ridefinire il loro concetto di competitività.
"Aperti ad un nuovo domani" significa fiducia, futuro da costruire insieme, attenzione al cambiamento, competenze da mettere in campo, sfide da raccogliere. Sfogliare la rendicontazione non finanziaria del Gruppo Tea significa comprendere il ruolo decisivo delle multiutility come cerniera di coesione territoriale al servizio della comunità nel momento di transizione e crisi ambientale, economica e sanitaria che stiamo vivendo. Significa, in altre parole, affrontare l'emergenza Covid-19 consapevoli che non solo ne usciremo, ma che ne usciremo migliori stringendo un patto di fiducia con la comunità degli stakeholder. Abbiamo incontrato Massimiliano Ghizzi, Presidente di Tea.
La miopia è stata sanata e nel Decreto Rilancio sono tornati gli incentivi alla mobilità sostenibile. Confermato quindi l'annunciato (e poi misteriosamente scomparso) bonus di 500 euro per l’acquisto di mezzi come biciclette normali o a pedalata assistita e altri mezzi genericamente accomunati sotto la definizione di micromobilità.
Dall’ultima bozza del Decreto Rilancio in discussione in Consiglio dei Ministri pare sia sparito, cancellato e dimenticato l’articolo 205 dedicato alle “misure per incentivare la mobilità sostenibile” che conteneva, tra le altre cose, gli incentivi da 500 € all’acquisto di biciclette, biciclette elettriche, segway e monopattini.
Dopo una giornata intensa all'Università degli Studi di Scienze Gastronomiche di Pollenzo parlando di perdita del valore del cibo in previsione di un convegno che si sarebbe svolto la mattina dopo, mi inerpico in una complicata discussione non preparata sul latte, e di come un archetipo nutrizionale simbolo materno della nostra evoluzione sia diventato ormai il paradigma della poco consolatoria idea di una modalità di consumo che lo ha fatto sparire dagli scaffali dei supermercati, sostituito da tanti altri "latti", che durano di più, senza lattosio, con Omega 3 e con molto più quello e molto meno di quell'altro.
Ci sono aziende, ci sono storie, ci sono persone che lavorano e agiscono da tempo con "circolarità", ancora prima della consapevolezza terminologica e nella piena coerenza delle proprie idee. Questa storia parte da una discarica e ce la racconta Massimo Vaccari, ideatore circa vent'anni fa, assieme al fratello Carlo, de La Filippa di Cairo Montenotte, in provincia di Savona.
I numeri del fenomeno Nimby sono impressionanti. In Italia sono centinaia gli impianti e le infrastrutture contestate a livello territoriale. Il Nimby (Not In My Back Yard) ha assunto nel tempo dimensioni sempre più importanti ed è andato sempre più ingrandendosi e trasformandosi. Ne parliamo con Massimo Vaccari che, con il fratello Carlo, ha creato un modello di discarica, La Filippa di Cairo Montenotte, seguendo i principi di sostenibilità ed economia circolare della responsabilità sociale d’impresa, all’insegna della coesione con il territorio e la comunità che lo abita. Un modello industriale vincente che, alla fine di un lungo percorso, ha messo d’accordo tutti all’interno di un paradigma e di un ecosistema virtuoso da seguire e, perché no, imitare e prendere da esempio.
Il documento-manifesto ideato dalla task force di esperti guidata da Vittorio Colao per disegnare "un'Italia più forte, resiliente ed equa", con l'indicazione di una serie di "iniziative per il rilancio 2020-2022", è stato finalmente consegnato al Presidente del Consiglio Conte. In che maniera e in che misura l'Economia Circolare entra nel dossier?
In occasione della Giornata Mondiale dell'Ambiente, raccontiamo l'amore per la Natura attraverso parole e citazioni che vengono da molto lontano, nel tempo e nello spazio, ma che esprimono lo stesso, irrinunciabile sentimento.
Filosofo, accademico, saggista, Salvatore Veca è Presidente di Fondazione Campus. A lui abbiamo chiesto una riflessione sul ruolo della sostenibilità del turismo e della formazione all’epoca del Covid.
Questa volta parliamo di noi. Vogliamo festeggiare pubblicamente i 25 anni di Sigla.com, società di comunicazione che dal 1996 accompagna le imprese e le filiere produttive d’eccellenza nella valorizzazione e promozione del saper fare italiano progettando e realizzando opportunità di relazione, di sviluppo del brand e di business digitale. Con Sigla.com, Italia Circolare e MEMO Grandi Magazzini Culturali condividono una visione di sviluppo che parla il linguaggio comune della sostenibilità, dell’innovazione, della circolarità, della transizione. Una visione capace di aiutare le imprese a raccontare meglio il loro valore, la mission, gli obiettivi, la qualità, i contenuti della responsabilità sociale e il livello di coesione con la comunità dove operano.
Nel 1995 Jeremy Rifkin scrisse il saggio La fine del lavoro, il declino della forza lavoro globale e l'avvento dell'era post-mercato. Da allora molte cose sono cambiate, ma le domande sono rimaste le stesse. Sono le risposte che non sono arrivate, strangolate all’interno di un dibattito troppo lento rispetto al divenire sempre più veloce delle cose. Qualcosa di inaspettato è però arrivato a cambiare il paradigma delle nostre esistenze e a ridefinire il futuro del lavoro. Basta leggere poche righe dell’introduzione del suo nuovo saggio Un Green New Deal globale. Il crollo della civiltà dei combustibili fossili entro il 2028 e l’audace piano economico per salvare la Terra (Mondadori) per capire la portata e l’urgenza del dibattito in corso.
Oggi milioni di ragazzi in tutti il mondo hanno manifestato per dire: “come osate” non difendere l’ambiente dove dobbiamo vivere? Segnale forte. Anzi fortissimo. In Italia impazza sui social il dibattito su chi c’è dietro Greta. Chi la paga? Chi le scrive i discorsi? Quale spectre cinese pluto russo massonica sorosiana la manovra e la finanzia? Segnale debole. [...]
Da sempre l'Economia Circolare è una storia in cerca di immagini. Una storia fallimentare dal punto di vista creativo. Per lo più si tratta di torte, diagrammi, simbologie logiche e talvolta allegoriche. La verità è che l'Economia Circolare è difficile da rappresentare, quasi impossibile da rendere visione, non ha un linguaggio a cui ispirarsi. Cerca di farsi capire.
Coopfond è il Fondo mutualistico di Legacoop: riceve ogni anno il 3% degli utili realizzati dalle cooperative aderenti e utilizza queste risorse per promuovere la nascita di nuova cooperazione e lo sviluppo di quelle esistenti. Agisce con finanziamenti o partecipazioni temporanee nel capitale delle cooperative, ma anche attraverso interventi stabili ed erogazioni a fondo perduto a sostegno di iniziative particolarmente meritorie. Tra le direttrici di intervento, uno spazio rilevante occupa la promozione di nuove cooperative. Abbiamo intervistato Simone Gamberini, Direttore generale di Coopfond.
Parlare di economia circolare significa esprimere il desiderio di cambiare. Parlare di economia circolare e retail definisce il modo in cui vogliamo cambiare. Quando abbiamo fondato Italia Circolare abbiamo dichiarato che volevamo occuparci dell’unico futuro possibile, raccontarlo, valorizzarlo, capirlo. Invece se ci pensiamo bene parliamo di cose molto concrete e a portata di mano. Parliamo di allungamento dell’utilizzo delle risorse, ottimizzando il loro uso e allungando la vita dei prodotti, il riutilizzo, la riparazione e la rigenerazione. Parliamo di utilizzo di materie prime rigenerative che devono mantenere intatto il capitale naturale e l’ecosistema in cui viviamo, Parliamo della produzione di materie prime seconde generate dagli scarti di lavorazione e del loro riutilizzo. Parliamo di economia della condivisione.
La tutela dell’ambiente e quindi la sostenibilità e la lotta contro la crisi climatica e il consumo di materia entrano nella Costituzione e diventano parte integrante della nostra identità e vanno ad aggiungersi alla somma di diritti e doveri che definiscono i valori alla base della coesione con la comunità. Per il nostro Paese si tratta di una grande traguardo, per la nostra Carta la conferma di essere ancora all’altezza del tempo che cambia. Ma il vero traguardo della sostenibilità si chiama dignità. Non può esistere sostenibilità senza dignità. Il Presidente Sergio Mattarella l’ha definita e noi riportiamo le sue parole.
Un resoconto dell'edizione numero 20 del Forum CDO Agroalimentare, dove si è discusso di lavoro e impresa nel tempo dell’incertezza. Perché le buone idee, come sanno bene tutti i protagonisti del mondo agricolo, vanno prima di tutto coltivate e allevate. L’economia della Terra è adesso, ma sarà sempre di più l’economia del futuro, e il benessere e la sostenibilità sono trend assoluti, non rinviabili, non contrattabili, capaci persino di combattere e sconfiggere l’inflazione. Riportiamo a casa frasi ascoltate e appuntate sul taccuino. Frasi che aprono alla riflessione, alla coesione e alla condivisione. Un sillabario contemporaneo capace di trasformare l'incertezza in sfida e la paura in lavoro.
Albanesi di nascita e italiani d’adozione, Eva Muca e il marito Adrian gestiscono oggi un ristorante. "Arrendersi mai!", libro scritto da Eva e Adrian con Lore Tosi per le edizioni UNICOPLI, racconta una storia semplice, la loro storia. Mentre leggi le loro parole ti rendi conto che questa è come la storia di tutti. Ognuno di noi potrebbe raccontarne una uguale e diversa. Storia di vittorie e di sconfitte, di sogni e di macerie, di coraggio e sfortuna.
La lettura è inclusione, lotta contro ogni forma di disuguaglianza, coesione con la comunità, comprensione dei bisogni. Leggere ci aiuta a costruire il futuro. Eppure in tanti, in troppi, anche nel nostro Paese, non leggono, non ritengono utile farlo, non ne capiscono la necessità. Il 39° congresso di IBBY International Board on Books for Young People, che si svolgerà dal 30 agosto al 1° settembre a Trieste presso il SISSA – Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati di neuroscienze, può aiutarci a trovare qualche risposta e qualche soluzione.
"La Rotta dei Brand" di Alberto Improda (Mincione Edizioni) verrà presentato a Roma mercoledì 12 luglio presso Artmediamix in Via Merulana. Per gentile concessione dell’editore pubblichiamo la prefazione di Paolo Marcesini, direttore di Italia Circolare, che modererà l’incontro. Alberto Improda è Managing Partner dello Studio Legale Improda – Avvocati Associati. Attualmente è Presidente di Fondazione Città Italia e del Centro Studi X Route Impresa, Presidente di Impresa Italiae e membro del Board di ESG European Institute e del Consiglio di Amministrazione del gruppo Forma Mentis. Docente nei corsi Master delle Università LUISS, Università degli Studi Roma Tre e Università di Roma Tor Vergata. Su Italia Circolare, cura la rubrica Develoopments, un taccuino dedicato all’Innovazione e la Sostenibilità.
Mi arriva la newsletter di zeroCO2. Sono una bella realtà che aiuta le aziende nella riduzione del loro impatto ambientale attraverso la proposta di azioni da mettere in campo per contrastare la crisi climatica. Propongono la lettura di comparazione dell’impronta sul pianeta di un caffè da portar via. Si ipotizza una scelta fra tre diverse tazze usa e getta. La prima è in polistirene espanso, la seconda è in plastica, la terza è di carta. Cosa scegliamo?
"La sostenibilità ha bisogno di rumore al posto del silenzio. Un rumore armonico e assordante. L’inquinamento è una metafora del consumismo e non del consumo, dello spreco e non dell’abbondanza, dell’abbandono e non solo dell’incuria. Noi siamo animali abituati alla produzione. È la nostra natura, è quello che ci differenzia dagli altri esseri viventi sulla terra. E la produzione deve sempre essere rivoluzionaria. Parlo di inquinamento dei rapporti, di produzione di risorse dedicate al bene comune, di reazioni di comunità (materialità di comunità direbbero quelli che usano solo il linguaggio della sostenibilità come codice identitario), di economia circolare delle relazioni”. Il direttore di Italia Circolare, Paolo Marcesini, racconta su Enjoy Elba and the Tuscan Archipelago, diretta da Patrizia Lupi (Simtur Editore), la sostenibilità delle relazioni e dell’ascolto dei bisogni della comunità visti attraverso i dieci anni di lavoro di Fondazione Isola d’Elba.
La sostenibilità ha bisogno di rumore al posto del silenzio. Un rumore armonico e assordante. Noi di Italia Circolare questa armonia assordante la chiamiamo "Economia delle relazioni". E la facciamo senza alzare il ditino, ma trovando soluzioni capaci di interpretare al meglio le risposte alle tante domande imposte dalla complessità del nostro tempo incerto.
Michele Carpignano è un maestro dell’arte figurativa. Al centro della sua espressione pittorica c’è la terra dove è nato e dove vive, a Palagianello, in provincia di Taranto. Dipinge da cinquant’anni il tempo che passa nel suo paesaggio. Questa è la sua arte, questo è il suo lavoro. Gli ulivi spesso sono protagonisti assoluti dei suoi dipinti. Diventano un santuario, un atto di devozione, scultura e archeologia arborea, testimonianza vivente di una bellezza centenaria che tutti i giorni deve combattere la fragilità del destino. Michele Carpignano racconta la loro storia. Se li volete vedere li trovate al MUST di Lecce sino al 27 agosto.
Camillo Mastrolorenzo, Direttore Generale di Kontractor by Kopron, ci racconta la sostenibilità dell'economia delle relazioni applicata al progettare e costruire.
La teoria del tutto di Stephen Hawking tentava di realizzare l'impossibile: riunire in un unico quadro tutti i fenomeni fisici conosciuti. Ma nemmeno l'eterna lotta tra la relatività generale e la meccanica quantistica potrebbe spiegare perché da qualche mese il tappino rimane saldamente attaccato alla nostra bottiglietta d'acqua di plastica. Lo svitiamo con forza ma lui non si stacca. E per bere dobbiamo inventarci soluzioni mai sperimentate prima. Tutte scomodissime, inefficaci ed esteticamente ineleganti. Perché? Non sto chiedendo il motivo ufficiale. Conosco bene la direttiva europea che l'ha imposto per tentare di ridurre l'inquinamento da plastiche e microplastiche.
Mantova in questi giorni è al centro del dibattito sulla transizione verde raccontata dal Seminario estivo di Symbola "Coesione è Competizione. La forza dei Territori nella Transizione verde", che per la prima volta sbarca nella città dei Gonzaga. Il Seminario attraverso progetti, rapporti, ricerche e interventi racconta le nuove visioni di futuro del nostro Paese. La forza del suo lavoro è la rappresentazione e la valorizzazione del meglio del nostro Paese. Raccontare l’Italia significa descrivere un atlante di “cose che si fanno per bene”, persone, creatività, intenzioni. Il made in Italy è un unicum straordinario del fare impresa che tutto il mondo ci riconosce.
Flavio Marabelli, Presidente Onorario di Confindustria Marmomacchine con delega ai Rapporti Istituzionali, interviene sui contenuti di “Naturalmente sostenibile”, il Manifesto di sostenibilità della Pietra Naturale Autentica, realizzato da Rete PNA, in collaborazione con Italia Circolare.
"Per raggiungere i massimi livelli ci vuole una sana dose di improvvisazione, parola che al giorno d’oggi viene vista con sospetto ma in realtà è un tratto distintivo della creatività italiana". Queste poche parole descrivono da sole il meraviglioso e inarrestabile carattere e talento creativo di Franco Costa, un leader assoluto nel mondo dell'arredamento della ristorazione capace con la sua Costa Group in provincia di La Spezia di consegnare chiavi in mano anche 20 locali diversi al mese. L'economia circolare trova nel suo lavoro il senso più autentico e originale.
Diego Parassole è un comico, un formatore, un autore, uno scrittore e un intellettuale. Ma soprattutto è un militante del linguaggio al servizio della comprensione dei paradossi del mondo. Fa ridere il suo pubblico obbligandolo a pensare e svelando il lato più nascosto della nostra consapevolezza. La sostenibile leggerezza dell'essere della sua comicità è uno specchio su cui riflettere. Diego è un Partigiano della Sostenibilità.
Green Retail Lab è un progetto realizzato da Retail Institute Italy in partnership con Italia Circolare con l'obiettivo di supportare le aziende del settore nella realizzazione di un'economia sostenibile. In questo contesto, sviluppiamo un percorso di approfondimento attraverso la pubblicazione di contenuti e best practice di realtà che hanno già introdotto criteri e modelli di sviluppo sostenibile, implementando con successo strategie green-oriented, destinati a confluire in un più ampio White Paper. Abbiamo incontrato Greta Bonsignore, Direttrice Comunicazione Esterna e Interna, Relazioni Istituzionali e CSR di Carrefour Italia.
Green Retail Lab è un progetto realizzato da Retail Institute Italy in partnership con Italia Circolare con l'obiettivo di supportare le aziende del settore nella realizzazione di un'economia sostenibile. In questo contesto, sviluppiamo un percorso di approfondimento attraverso la pubblicazione di contenuti e best practice di realtà che hanno già introdotto criteri e modelli di sviluppo sostenibile, implementando con successo strategie green-oriented, destinati a confluire in un più ampio White Paper. Iniziamo oggi il percorso con l'introduzione a cura di Paolo Marcesini, Direttore di Italia Circolare.
Prosegue il ciclo di interviste del progetto Green Retail Lab, realizzato da Retail Institute Italy in collaborazione con Italia Circolare, con l’obiettivo di supportare le aziende del settore nella realizzazione di un’economia sostenibile. Abbiamo incontrato Eugenio Sapora, Country Manager Italia di Too Good To Go, l'app contro gli sprechi alimentari, a cui abbiamo chiesto di raccontare l’impegno di Too Good To Go per le tre dimensioni della sostenibilità, economica, sociale e ambientale, gli obiettivi dell’agenda di Parigi e l’economia circolare.
“Non c’è nulla di sbagliato in Italia che non possa essere corretto con quanto di giusto c’è in Italia”. Parlare con Ermete Realacci, Presidente di Symbola, la Fondazione per le qualità italiane, significa guardare con occhi attenti la fotografia del Paese che c’è e scoprire, non senza stupore e meraviglia, che contro tutti i luoghi comuni e pregiudizi che spesso autoalimentiamo, in fondo non siamo messi così male. [...]
Perché oggi è importante studiare scienze del turismo? Visto il momento che stiamo vivendo, la domanda è solo apparentemente banale e le risposte non scontate impongono riflessioni profonde sul futuro di un comparto profondamente in crisi, ma decisivo per il rilancio della nostra economia. Domanda che abbiamo rivolto a Enrica Lemmi, Prof. Ordinario dell'Università di Pisa e Direttrice dell’Accademia del Turismo Fondazione Campus.
"Il mare ci fornisce il 50% dell'ossigeno che respiriamo. Metà del nostro respiro ce lo regala lui. Ma ce lo stiamo dimenticando". Incontriamo Silvio Greco, Presidente della Stazione zoologica Anton Dohrn, uno dei più autorevoli biologi marini del panorama accademico internazionale, da sempre impegnato nella ricerca, salvaguardia e sostenibilità dell’ecosistema marino.
Direttore Business Unit Retail del Gruppo Sogegross, Giovanni D’Alessandro è tra le figure più attente alla definizione del rapporto tra impresa del retail, comunità e sostenibilità: la promozione di consumi consapevoli, la valorizzazione di una filiera sostenibile, la riduzione di ogni forma di spreco alimentare, energetico e di packaging, l’utilizzo di materiali riciclabili e soluzioni di economia circolare insieme a progetti per favorire l’inclusione, la parità di genere e la valorizzazione delle persone. Con lui parliamo del progetto Basko For Next Gen, il programma di sostenibilità integrata di Basko, pensato per unire le nuove generazioni e il territorio in un percorso comune di responsabilità, ascolto, innovazione sociale. Un progetto capace di creare valore condiviso con il territorio e la sua comunità.
Conoscere Caffè Milani significa comprendere la qualità sostenibile di una bella azienda italiana di eccellenza che, vicino al lago di Como, ha saputo innovare la sua offerta al mercato all'insegna del miglioramento continuo. Con Caffè Milani, Italia Circolare ha collaborato alla redazione del suo Manifesto di Sostenibilità, “Il Gusto di Caffè Milani per la Sostenibilità”. Essere sostenibili per Caffè Milani significa mettere in atto processi e iniziative volti ad assicurare il benessere economico e sociale del caffè affinché diventino fattori di crescita e di miglioramento continuo della competitività aziendale.