Peccioli: la discarica che ha creato un Sistema virtuoso e un Modello internazionale

di Claudia Ceccarelli

22/06/2023


Tra "Le città invisibili" (1972) di Calvino c’è anche Leonia, la città che consuma sé stessa ogni giorno e si compiace di gettare via tutto quello che ha usato il giorno prima, producendo in modo spensierato montagne di rifiuti. Non distopica alla luce dei fatti, Leonia rappresenta una delle tante predizioni che la letteratura offre a tutti noi che, cinquanta anni dopo, con apprensione ci ritroviamo a sentirci, almeno a queste latitudini, un po’ tutti provenienti da Leonia, e consapevoli delle tonnellate di rifiuti che generiamo.  
Ma una via d’uscita esiste, e si chiama economia circolare, un modello economico sì, ma anche filosofico e culturale, che riduce, riusa, ripara, recupera e ricicla ritenendo una risorsa tutto quello che, fino a qualche tempo fa e secondo una visione lineare, avrebbe dovuto essere soltanto un rifiuto da smaltire.

Nasce da questa visione che si fa prassi l’esperienza di Peccioli, in provincia di Pisa, Bandiera Arancione del Touring e uno dei Borghi più belli d’Italia, che ha trasformato i rifiuti in una opportunità di sviluppo e di rigenerazione del territorio. Addirittura in una attrazione turistica e in un modello di resilienza e di sostenibilità. 

Un sindaco lungimirante e tenace, il coinvolgimento di urbanisti e pianificatori del territorio, l’adozione di tecnologie d’avanguardia, una gestione pubblica e diffusa con la creazione di una società, la Belvedere SpA - per il 64% partecipata dal Comune e per il 36% da 900 piccoli azionisti pecciolesi coinvolti nel progetto - e l’obiettivo di trasformare la discarica di rifiuti indifferenziati in un’opportunità strutturata di sviluppo e rigenerazione territoriale.  

Questo, in sintesi, il “Sistema Peccioli”: un sistema che con lo smaltimento dei rifiuti ha finanziato la costruzione di due teatri all’aperto, l’Anfiteatro Triangolo Verde e l’Anfiteatro Fonte Mazzola, che ogni anno ospitano iniziative culturali e spettacoli, ha istituito nel 2004 la Fondazione Peccioliper, dedicata alla valorizzazione culturale del territorio, e ha progressivamente arricchito il tessuto artistico diffuso della comunità.   

La recente inaugurazione, nel marzo scorso, del MACCA – Museo D’Arte Contemporanea a Cielo Aperto, il primo esempio in Italia, è solo l’ultima tappa del percorso intrapreso dal comune di Peccioli, che è riuscito a includere la discarica in un ambizioso progetto di sviluppo ad ampio raggio. Una settantina di opere, soprattutto installazioni di dimensioni importanti, che rappresentano il frutto di un lavoro trentennale condotto in relazione con artisti e artiste, diventano la “collezione” di un museo “camminabile” percorrendo le strade delle diverse frazioni di Peccioli, un museo distribuito sul territorio che partecipa alle sue trasformazioni come soggetto in continua espansione.

E anche la discarica sulle colline di Legoli ne fa parte come luogo dell’arte, oltre che industriale, da visitare e da percorrere insieme agli altri. Merito dei Giganti, sculture che rappresentano figure umane, alte dai 5 ai 9 metri create nel 2011 dal gruppo Naturaliter e collocate intorno al Triangolo Verde all’interno dell’Impianto di Smaltimento e Trattamento Rifiuti per accogliere i visitatori e il pubblico dell’Anfiteatro. E merito dei dieci grandi pannelli larghi 10 metri e alti 9, per una lunghezza totale di cento metri, disegnati nel 2016 dal famoso fumettista Sergio Staino e dal figlio Michele, che campeggiano lungo il perimetro dell’impianto, a proteggere in modo funzionale e bello la sua galleria del vento.  E ancora del colore intenso e delle forme geometriche dell’inglese David Tremlett che, dal 2017, sono andate a "riempire" un grande muro di contenimento, nel mezzo della discarica. 

Oggi Belvedere SpA, che serve le province di Firenze, Prato, Pisa, Massa, Livorno e Lucca, è un impianto avveniristico, con certificazione ambientale ISO 14001 e registrazione EMAS, che lavora con una tecnologia di trattamento a freddo dei rifiuti indifferenziati fondata sull'abbinamento di processi meccanici a processi biologici, nel rispetto delle più attuali normative europee e può vantare 8.5 milioni di m3 di biogas prodotti ogni anno, e 15 milioni di kWh di energia elettrica rinnovabile prodotta nel 2021. 

Ma non finisce qui. Perché quando si riesce a creare un sistema di gestione dei rifiuti trasparente, partecipato, all’avanguardia e capace di creare lavoro, rigenerazione del territorio, cultura e benessere, ecco che il sistema può diventare anche un modello virtuoso e addirittura un esempio di resilienza da esportare.  

La “Carta di Peccioli – Principi per un’ecologia radicale”, elaborata da architetti, urbanisti, paesaggisti e pianificatori, si definisce così come un vero e proprio Manifesto in linea con i 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda di Parigi. Dopo essere già stata nel 2021 spunto di riflessione alla Biennale di Venezia – dove Peccioli ritorna anche quest’anno come protagonista in due spazi, uno legato alla Repubblica di San Marino, l’altro per un’iniziativa con la New York Tech University – l’esperienza del borgo toscano è approdata anche oltreoceano, con 'Peccioli 2023, da Venezia a New York'
Un grande progetto espositivo, che culminerà in una serie di eventi nella Grande Mela tra dicembre 2023 e aprile 2024, realizzato con la collaborazione dell’Istituto Italiano di Cultura di Manhattan e del New York Institute of Technology. E sempre l’Università di ricerca americana, insieme all’Università di Pisa e alla University of Portsmouth (UK) ha anche gettato le basi per far diventare Peccioli un punto di riferimento internazionale per la comunità scientifica, con la prospettiva di fondare nel borgo toscano un Centro di ricerca sulla resilienza

Peccioli, da Sistema a Modello e da Modello a Simbolo: per raccontare e  testimoniare che uno stile di vita e di gestione del territorio, sostenibile, partecipato e attrattivo insieme, è possibile.  
 

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