Pedalando nel Cuore d’Abruzzo

di Redazione

14/01/2021


L’Economia Circolare del turismo ci racconta come esistano ancora nel nostro Paese storie e luoghi che devono ancora raccontare la loro storia. E così, se parti da Sulmona, il cuore d’Abruzzo, puoi scoprire un luogo che oggi non c’è, un nuovo sistema di valori e identità culturali tangibili e intangibili che identificano un’area la cui scala può fare la differenza per lo sviluppo, non solo turistico, dell’intera Regione, che da tempo sta scommettendo su questa offerta innovativa per i nostri territori.
 
Si chiama proprio “Cuore d’Abruzzo in bici“, è una rete di 14 percorsi cicloturistici che si irradiano dall’Abbazia di Santo Spirito al Morrone di Sulmona (L’Aquila) per un totale di mille chilometri attraverso 27 Comuni del centro Abruzzo; una rete che costituisce la prima concreta fase di “Cuore d’Abruzzo“, Piano di valorizzazione turistica del centro Abruzzo allestito da Comune di Sulmona e Fondazione Symbola per mettere a sistema le valenze di quattro territori, Valle Subequana, Valle Peligna con la Majella, Valle del Sagittario e Alto Sangro.
 
Tutti itinerari già fruibili sulla piattaforma Komoot, ben nota al pubblico dei cicloturisti: accedendo alla raccolta http://bit.ly/CuoreAbruzzoinBici è possibile avere informazioni sui 14 percorsi mappati, con dati quali estensione, profilo altimetrico, grado di difficoltà, notizie sul patrimonio culturale e monumentale che è possibile incontrare lungo gli itinerari. Un sistema di percorsi che nei prossimi mesi sarà disponibile anche sul portale del cicloturismo della Regione Abruzzo.
 
Il territorio su cui è stato costruito “Cuore d’Abruzzo” – che attraversa anche due parchi nazionali, un parco regionale, oasi e riserve – è assimilabile a un unico territorio urbano, con il vantaggio, non trascurabile in questo momento storico, della ricchezza di cammini e percorsi cicloturistici e della presenza di territori che permettono il distanziamento sociale.
L’intero progetto definisce un sistema che si organizza attorno allo straordinario polo culturale rappresentato dall’Abbazia Celestiniana e che si irradia su tutta l’area per uno sviluppo turistico condiviso.
 
Il lavoro così sviluppato ha fornito la sequenza di attività e la progettualità  necessaria alla sua continua implementazione: dalla mappatura del patrimonio storico culturale e naturalistico dell’area, alla definizione di criteri guida per la gestione del sistema cicloturistico; dalla funzione che può assolvere l’Abbazia Celestiniana, al piano di formazione per elevare le competenze degli operatori della filiera turistica; dalle azioni di promozione della nuova e più complessa identità territoriale presso i cittadini e i turisti, all’indicazione di creare un sistema di informazione turistica che passa anche dal coordinamento tra gli IAT; dallo sviluppo delle filiere artigianali e agricole al coinvolgimento degli operatori economici del territorio per definire servizi innovativi; dal  tema del trasporto pubblico a quello della rete dei cammini e dei percorsi cicloturistici.

“Obiettivo del Piano – dichiara Domenico Sturabotti, direttore della Fondazione Symbola – è quello di promuovere il territorio del Centro Abruzzo e le sue qualità, come un grande sistema urbano policentrico, interconnesso e quindi in grado di operare in maniera altamente competitiva. Un’idea che potrebbe contribuire a rafforzare in modo innovativo il sistema territoriale, composto per oltre il 90% da piccoli comuni, rendendolo complessivamente più efficiente ed attrattivo grazie alle collaborazioni con partner che potrebbero portare sul territorio conoscenze chiave per arricchire le competenze e la qualità degli operatori del territorio già molto qualificati nell’offerta dei servizi open air, ma anche per attrarre future e certe risorse economiche”.

Quella dei percorsi cicloturistici, rappresenta la prima verticalizzazione del Piano. Promossa dall’Amministrazione Comunale insieme alla Fondazione Symbola in collaborazione con Federciclismo, Bike for Fun e la società Helios di Bolzano, asserisce l’Assessore a Cultura e Turismo Manuela Cozzi, si sono identificati quattordici tour, che mettono a sistema nuovi percorsi cicloturistici, con itinerari già individuati precedentemente da Amministrazioni e operatori del territorio, attenti a questo tipo di offerta, la cui domanda, di recente, sta registrando una notevole espansione. Il quadro di insieme è rappresentato da un grande anello che connette due parchi Nazionali: Majella e Abruzzo, Lazio e Molise e il Parco Regionale Sirente Velino e tredici percorsi a petalo che connettono l’Abbazia Celestiniana ai principali punti di interesse del territorio mappati in collaborazione con i Comuni dell’area. I percorsi sono modulari, accessibili a livelli di preparazione diversificati e permettono di scegliere, in base alle proprie esigenze, tempi di percorrenza e livelli di difficoltà differenziati: da tre giorni a poche ore. Interessano prevalentemente strade secondarie, meno trafficate e la forma ad anello permettere la partenza da qualsiasi Comune dell’area che diventa così punto di riferimento di quel determinato itinerario. Complessivamente la rete copre una distanza di oltre 1.000 km e una durata complessiva di 70 ore. Tutti gli itinerari sono consultabili e fruibili sulla piattaforma Komoot.

Per saperne di più: https://www.symbola.net/live/cuore-dabruzzo/
 

Tag:  cicloturismoCuore d'AbruzzoCuore d'Abruzzo in biciFondazione Symbolaturismo circolareturismo sostenibile

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