Per costruire il futuro occorre guardare ed essere il mondo che ci circonda. A Padova il primo corso di laurea magistrale in Scienze per il Paesaggio

di Benedetta Castiglioni

29/03/2021

Foto di coqui 07 da Pixabay

Il paesaggio non è solo il panorama, e non è solo il “bel paesaggio”. Con questo termine la Convenzione Europea del Paesaggio intende ogni porzione di territorio così come appare nella percezione di chi la osserva e la vive e le cui caratteristiche dipendono dalle dinamiche in atto nel territorio stesso. Il paesaggio, cioè, è sia la realtà che la sua rappresentazione, sia un pezzo di mondo sia il modo in cui ci rapportiamo con esso. La Convenzione, siglata a Firenze il 20 ottobre 2000 è un documento d’indirizzo predisposto dal Consiglio d’Europa fondamentale per ridare centralità e attenzione al paesaggio come elemento identitario e fonte di benessere per la vita di tutti, attraverso una rinnovata consapevolezza, la formazione e la partecipazione oltre la cerchia degli esperti o degli addetti ai lavori.

A vent’anni di distanza da quell’invito, l’Università di Padova, in qualità di socio fondatore di UNISCAPE (la rete delle Università impegnate per l’applicazione della Convenzione Europea del Paesaggio), ha rafforzato il proprio impegno: a ottobre scorso infatti ha preso il via il nuovo corso di laurea magistrale in Scienze per il Paesaggio, primo esempio in Italia di percorso formativo dedicato specificamente alla cultura del paesaggio. A fianco delle competenze tecniche relative alle azioni di progetto, pianificazione e tutela, per cultura del paesaggio intendiamo l’insieme delle conoscenze delle caratteristiche dei paesaggi stessi, la comprensione delle dinamiche di trasformazione e del ruolo che il paesaggio svolge per i singoli e per le comunità, e la capacità di interpretarne le rappresentazioni.

Solo grazie a una vera svolta culturale, infatti, il paesaggio può infatti diventare – come afferma la stessa Convenzione Europea del Paesaggio – elemento chiave del benessere individuale e sociale e una risorsa favorevole all’attività economica. Ogni nostro atto è in fondo un atto paesaggistico, di cui spesso siamo poco consapevoli; viviamo le nostre azioni e le nostre esperienze all’interno dei paesaggi, da questi condizionati e al tempo stesso imprimendo in essi modificazioni, riconoscendo in essi gli elementi del nostro “sentirci a casa” così come il nostro desiderio di essere altrove.

Pensiamo ad esempio al ruolo che hanno giocato e stanno giocando i paesaggi della vita quotidiana, attorno alle nostre case, riscoperti come luoghi di vita in occasione delle restrizioni che stiamo vivendo: proponiamo agli studenti di imparare a riconoscerne il valore, e a capire come il racconto e la condivisione anche di questi paesaggi possa diventare un punto di partenza per progettare contesti di vita capaci di generare benessere in senso lato. Nel Laboratorio di Comunicazione Creativa e Landscape Storytelling gli studenti hanno già potuto acquisire competenze proprio su questi aspetti, attraverso l’incontro con i paesaggi del quartiere Arcella, e mettendosi loro stessi in gioco in un seminario aperto al pubblico in occasione della Giornata Nazionale del Paesaggio.

Oppure pensiamo alla scelta di un bicchiere di vino o di un formaggio, o della meta del nostro prossimo viaggio (o della breve uscita fuori porta): tante volte è determinata da un’immagine di paesaggio che il marketing usa sapientemente; per questo molte aziende, consorzi vitivinicoli, o interi territori oggi richiedono un marchio di qualità, l’iscrizione al Registro nazionale dei Paesaggi Rurali Storici del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali o il riconoscimento UNESCO. Il nostro obiettivo è fornire competenze, affinché sia le azioni dei produttori, sia quelle dei consumatori e dei turisti si orientino a un uso sostenibile e consapevole del paesaggio che, a buon diritto e nonostante tutto, è considerato ancora un punto di forza nel Bel Paese. La promozione dei territori passa quindi anche attraverso la conoscenza degli strumenti e delle reti attraverso cui è possibile costruire progettualità territoriali e fundraising: il Laboratorio di Progettazione europea per il paesaggio punta esattamente a questo.

Il nuovo Corso di laurea è il frutto del dialogo tra diverse discipline che da più Dipartimenti dell’ateneo patavino già da tempo si confrontano e collaborano sul piano della ricerca e nelle attività di dialogo con il territorio. Per questo, l’offerta didattica può offrire un ampio spettro di insegnamenti, a riprova della interdisciplinarità necessaria a comprendere la complessità di risvolti insiti nella parola paesaggio, per formare gli studenti alla capacità di lettura dei paesaggi, alla loro analisi critica e a nuove competenze operative, oltre la dimensione tecnica della pianificazione e progettazione, per dare risposta alle urgenze della relazione tra qualità dei paesaggi e qualità della vita. Oltre agli insegnamenti di inquadramento e metodologici (es. Introduzione agli studi sul paesaggio, GIS, metodologie quali-quantitative, diritto), sono previsti approfondimenti sia di carattere tecnico-scientifico (con insegnamenti quali pianificazione territoriale, ecologia del paesaggio, paesaggio e antropocene) che socio-umanistico (con insegnamenti sulla cultura e la rappresentazione dei paesaggi urbani, sui paesaggi storici, sul rapporto cinema-paesaggio, sull’archeologia dei paesaggi, sulla valorizzazione turistica), per dare la possibilità di comprendere e interpretare la complessità del paesaggio nelle sue diverse prospettive.

In questo modo, il Corso magistrale – che è pensato per accogliere studenti da diversi percorsi di laurea triennale – permette di acquisire le competenze necessarie per operare professionalmente in tre direzioni: a supporto dei processi tecnici di gestione e tutela (ad esempio per la redazione dei quadri conoscitivi dei piani paesaggistici o dei report necessari alle candidature Unesco), nella promozione e valorizzazione della qualità paesaggistica dei territori (ad esempio per la costruzione di pacchetti turistici sostenibili e attenti al paesaggio o di formule di outdoor recreation, oppure per la valorizzazione/branding di prodotti legati al contesto paesaggistico di riferimento), nella elaborazione di progetti di comunicazione innovativa, educazione e partecipazione a tutti i livelli, nell’ottica della cittadinanza attiva.  

Il corso di laurea propone una didattica innovativa, con spiccato carattere laboratoriale. La formazione viene completata da attività sul campo per una conoscenza diretta delle dinamiche che interessano i diversi paesaggi, e da laboratori su specifiche questioni tecniche di gestione del paesaggio. Ha tra i suoi punti di forza una interlocuzione assidua con numerosi soggetti extra-accademici, che hanno riconosciuto le potenzialità del Corso nel fornire competenze utili nel mondo del lavoro; ad oggi, pertanto, sono già una quarantina gli Enti, le aziende e le associazioni che si sono resi disponibili ad accogliere gli studenti negli stage formativi che il percorso di studi obbligatoriamente prevede. Sono enti di gestione del territorio quali le Soprintendenze, le Regioni o i Consorzi di bonifica, centri e istituzioni di ricerca, fondazioni, studi professionali, agenzie e società di consulenza in ambito turistico, osservatori del paesaggio, aziende e organizzazioni del mondo produttivo, associazioni e istituzioni attive nella sensibilizzazione, musei ed ecomusei, ecc., in cui acquisire abilità e competenze operative.

La sede del Corso è Palazzo Wollemborg, in via del Santo a Padova, in cui da poco più di un anno ha aperto il primo Museo di Geografia d’Italia, ma verrà utilizzata per eventi e occasioni particolari anche la prestigiosa sede di Villa Revedin Bolasco con il suo splendido parco a Castelfranco Veneto.

Il Corso ha raccolto la sfida che proviene da una sensibilità sociale diffusa e da una domanda di paesaggio crescente. I 50 studenti che in questo primo anno di attività si sono iscritti e stanno partecipando con passione alle attività provengono da tutta Italia, e da percorsi di studio precedenti assai diversificati, alimentando un proficuo continuo confronto. Nonostante le difficoltà dovute alla pandemia, le attività didattiche sono state organizzate in presenza quando è stato possibile - già con alcune escursioni sul campo nei mesi di ottobre e novembre - per poi proseguire online.

Per maggiori informazioni:
Università degli studi di Padova
Corso di laurea magistrale in Scienze per il paesaggio
(referente: Prof.ssa Benedetta Castiglioni)

Sito ufficialehttps://www.dissgea.unipd.it/didattica/corsi-di-studio/corso-di-laurea-magistrale-scienze-il-paesaggio

Instagram: https://www.instagram.com/paesaggiounipd/
 

Tag:  Convenzione europea del Paesaggiocorso di laurea magistrale in Scienza del PaesaggiopaesaggioUniversità di Padova

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