Home
Storie
Idee
News
Chi siamo
Contatti
Storie
>
Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza: 191,5 miliardi di euro anche per l'economia circolare
Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza: 191,5 miliardi di euro anche per l'economia circolare
di Andrea Begnini
26/04/2021
All'interno del
Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza
, la
componente ambientale
gioca un ruolo strategico: “Scienza e modelli climatici dimostrano inequivocabilmente come il cambiamento climatico sia in corso, e ulteriori cambiamenti siano ormai inevitabili: la temperatura media del pianeta è aumentata di circa 1.1 °C in media dal 1880 con forti picchi in alcune aree (e.g., +5 °C al Polo Nord nell’ultimo secolo), accelerando importanti trasformazioni dell’ecosistema (scioglimento dei ghiacci, innalzamento e acidificazione degli oceani, perdita di biodiversità, desertificazione) e rendendo fenomeni estremi (venti, neve, ondate di calore) sempre più frequenti e acuti. Pur essendo l’ulteriore aumento del riscaldamento climatico ormai inevitabile, è assolutamente necessario intervenire il prima possibile per mitigare questi fenomeni e impedire il loro peggioramento su scala. Serve una radicale transizione ecologica verso la completa neutralità climatica e lo sviluppo ambientale sostenibile per mitigare le minacce a sistemi naturali e umani: senza un abbattimento sostanziale delle emissioni clima-alteranti, il riscaldamento globale raggiungerà e supererà i 3-4 °C prima della fine del secolo, causando irreversibili e catastrofici cambiamenti del nostro ecosistema e rilevanti impatti socio-economici”.
Il Programma Next Generation EU dell'Unione Europea è, in questo senso, un programma di portata e ambizione inedite, che prevede investimenti e riforme per accelerare la transizione ecologica e digitale; migliorare la formazione delle lavoratrici e dei lavoratori; conseguire una maggiore equità di genere, territoriale e generazionale.
L’Italia dal
Dispositivo per la Ripresa e Resilienza (RRF)
e dal
Pacchetto di Assistenza alla Ripresa per la Coesione e i Territori di Europa (REACT-EU)
avrà garantite risorse per
191,5 miliardi di euro
, da impiegare nel periodo 2021-2026, delle quali 68,9 miliardi sono sovvenzioni a fondo perduto. L’Italia intende inoltre utilizzare appieno la propria capacità di finanziamento tramite i prestiti della RRF, che per il nostro Paese è stimata in 122,6 miliardi. Il Dispositivo richiede agli Stati membri di presentare un pacchetto di investimenti e riforme -
il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR)
.
Questo piano, che si articola in 6 Missioni e 16 Componenti,
intercetta l'economia circolare e introduce misure mirate a settori a forte valore aggiunto
, “con target di riciclo specifici: carta e cartone: 85%, metalli ferrosi: 80%, alluminio: 60%, vetro: 75%, plastica: 55%, legno: 30%. L’Italia ad oggi è ancora lontana dal raggiungimento di questi target, ad esempio più del 50% dei rifiuti plastici viene raccolto come Rifiuti Plastici Misti e quindi non recuperato ma utilizzato per il recupero energetico o inviato in discarica. In questo contesto,
la misura intende potenziare la rete di raccolta differenziata e degli impianti di trattamento/riciclo
contribuendo al raggiungimento dei seguenti target di: 55% di riciclo di rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE); 85% di riciclo nell’industria della carta e del cartone; 65% di riciclo dei rifiuti plastici (attraverso riciclaggio meccanico, chimico, Plastic Hubs); 100% recupero nel settore tessile tramite Textile Hubs. A sostegno della misura e per il raggiungimento degli obiettivi verrà sviluppato un sistema di monitoraggio su tutto il territorio nazionale che consentirà di affrontare tematiche di scarichi illegali attraverso l’impiego di satelliti, droni e tecnologie di Intelligenza Artificiale”. Diventa quindi necessario
sviluppare un programma nazionale per la gestione dei rifiuti
. “Il programma, oltre ad indirizzare procedure di infrazione sui rifiuti, consentirà di colmare le lacune impiantistiche e gestionali. Inoltre, il programma permetterà di migliorare significativamente i dati medi nazionali e di raggiungere gli obiettivi previsti dalla nuova normativa europea e nazionale (percentuale di rifiuti raccolta in differenziata e percentuale di rifiuti in discarica, riutilizzo, recupero, ecc.)”.
La nuova strategia nazionale per l’economia circolare, che verrà adottata entro giugno 2022, “integrerà nelle aree di intervento l’ecodesign, ecoprodotti, blue economy, bioeconomia, materie prime critiche, e si focalizzerà su strumenti, indicatori e sistemi di monitoraggio per valutare i progressi nel raggiungimento degli obiettivi prefissati”.
12/05/2025
Rete dei Comuni Sostenibili: Il Comune di Capannoli a tutta sostenibilità
Quella di sabato 10 maggio, per il Comune di Capannoli, è stata una giornata totalmente dedicata ...
08/05/2025
Dialoghi di Pollenzo. Giornata Mondiale della Biodiversità
L’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo e la Fondazione Patto con il Mare per ...
06/05/2025
Circular Economy for Food e riduzione dello spreco. Il convegno a Tuttofood Milano
L’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, in collaborazione con i suoi partner ...
Tag:
economia circolare
Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza
raccolta differenziata
riciclo
precedente:
Come il nuovo Google Maps ci aiuterà a inquinare di meno
successivo:
22 aprile 2021: la Giornata della Terra in diretta dal mondo
Storie
Autori
Tag directory
Partnership
Top ricerche
Site map
Condividi
Copyright © 2019-2025 ITALIA CIRCOLARE
Sede legale Via Carlo Torre 29, 20141 - Milano
P.IVA 10782370968 - REA 2556975
Italia Circolare è una testata giornalistica iscritta al registro della stampa presso il Tribunale di Milano.
Iscrizione N. 167 del 02/08/2019
Direttore Responsabile
Paolo Marcesini
[Privacy e Cookie Policy]
x
Questo sito web utilizza i cookie. Maggiori informazioni sui cookie sono disponibili a
questo link
. Continuando ad utilizzare questo sito si acconsente all'utilizzo dei cookie durante la navigazione.
Condividi