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Piedini, bulloni, doghe: il diritto di essere riparati vale anche per i mobili Ikea
Piedini, bulloni, doghe: il diritto di essere riparati vale anche per i mobili Ikea
di Andrea Begnini
02/02/2021
Foto di leelavernissa0 da Pixabay
Lo scorso 25 novembre il Parlamento europeo ha adottato una risoluzione per il
right to repair
: con un'ampia maggioranza di 395 voti a favore e 94 contrari,
l'Europa punta a incoraggiare scelte di consumo sostenibili e a promuovere una cultura del riuso.
Il Parlamento si pone come obiettivo la riparabilità delle merci e una durata più estesa dei prodotti, oltre alla fabbricazione di caricatori universali per ridurre la quantità di rifiuti elettronici.
Intanto, le aziende private si portano avanti in tutto il mondo a passi rapidi.
Ikea comincerà
, infatti,
presto a vendere pezzi di ricambio per i suoi armadi, divani, cassettiere e letti.
L’obiettivo è quello di
prolungare la vita dei mobili e rimuovere l’idea che l’azienda produca esclusivamente oggetti usa e getta.
Anche se il progetto non ha ancora una data di lancio, il 2021 vedrà l'introduzione di sistemi di vendita online per i pezzi di ricambio: dai piedini dei divani ai bulloni o alle doghe del letto. Il tutto s'inquadra in un programma più ampio che punta, entro il 2030, a raggiungere
una piena circolarità delle produzioni Ikea
: tutti i mobili dovranno, quindi, essere riciclati o riparati. Già nel 2020, l'azienda svedese ha utilizzato un legno che al 98% è stato ottenuto da fonti certificate per la sostenibilità ambientale o attraverso il riciclo: “Le foreste gestite in modo responsabile svolgono un ruolo fondamentale nella mitigazione del cambiamento climatico. Applicando requisiti rigorosi e collaborando con diverse organizzazioni in tutto il mondo, abbiamo contribuito a far avanzare il settore forestale”.
Già Italia Circolare
si è occupata
del progetto
#GreenFriday #BuybackFriday
. Ovvero, dai una seconda vita ai tuoi mobili Ikea: “Ogni anno, milioni di mobili usati finiscono in discarica. Per questo abbiamo deciso di rivalutare i mobili usati Ikea e di dar loro il maggior numero di vite possibili”. Il progetto, rivolto a tutti coloro che posseggono mobili Ikea in buone condizioni, prevede una pre-valutazione online del proprio pezzo prima di recarsi in negozio per la valutazione finale e la consegna. In cambio, il cliente riceve un buono da spendere sempre in Ikea del valore fino al 50% del prezzo originale dell’articolo. Il tutto perché sia possibile “che i clienti possano procurarsi i prodotti, prendersene cura e passarli ad altri con modalità circolari, produrre prodotti completamente circolari (riciclati, rigenerati, rimessi a nuovo e riutilizzati) e usare solo materiali rinnovabili e riciclati”.
Infine, l'azienda lavora al
miglioramento del consumo energetico delle luci
e all'
implementazione dell'offerta del cibo di derivazione vegetale
con l'obiettivo di raggiungere il 50% dei pasti entro il 2025 in questa modalità, senza tralasciare l'uso di energia rinnovabile nella produzione e nel trasporto: in Italia e Francia i camion di trasporto utilizzano biogas liquefatto o compresso, raggiungendo una riduzione dell'80% di CO₂ rispetto ai normali diesel.
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Tag:
economia circolare
Ikea
right to repair
riuso
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