Pubblicati in Gazzetta Ufficiale i decreti che recepiscono il Pacchetto Europeo per l'Economia Circolare

14/09/2020

Tassello dopo tassello va componendosi il quadro legislativo italiano nel quale iscrivere e sviluppare la transizione verso un modello economico circolare di gestione dei rifiuti, procedendo di pari passo con tutti i Paesi dell’Ue. Sono stati pubblicati in Gazzetta ufficiale tre dei quattro decreti legislativi che recepiscono il Pacchetto di direttive sull'Economia Circolare adottato dall'Unione europea a luglio del 2018 in materia di rifiuti da veicoli fuori uso, pile e accumulatori, discariche e imballaggi.

L'obiettivo è portare il riciclo dei rifiuti urbani ad almeno il 55% entro il 2025, al 60% entro il 2030 e al 65% entro il 2035. Quanto ai conferimenti in discarica, entro il 2035 il tetto massimo dovrà essere del 10%, mentre a partire dal 2023 la raccolta differenziata dei rifiuti organici diventerà obbligatoria.
Nello specifico i provvedimenti che entreranno in vigore tra il 26 e il 27 settembre prossimo riguarderanno gli imballaggi e i rifiuti da imballaggio; pile, accumulatori e rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche, e veicoli fuori uso.

Nel complesso, il recepimento delle direttive europee sta ridefinendo il quadro normativo italiano in materia di gestione dei rifiuti. A partire da molte definizioni come quella di “rifiuto urbano”, per giungere alla classificazione e ai criteri di ammissibilità in discarica dei rifiuti. Rafforzato anche il ruolo dei produttori di beni di consumo, con un rafforzamento dell’istituto della responsabilità estesa dei produttori, tra i principi cardine dell’impalcatura normativa disegnata dall’Ue e oggi entrata definitivamente nell’ordinamento italiano.
 
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