La Filippa. Quando la discarica è una “vicina di casa” sostenibile

di Redazione

14/12/2020


La Filippa di Cairo Montenotte è proprio una bella storia. Lo sa bene il giornalista Enrico Sozzetti che sul suo blog Centosessantacaratteri ha deciso di raccontare e soprattutto farci vedere cosa significa avere come "vicina di casa" una discarica che realizza al suo interno i principi della sostenibilità e dell’economia circolare, all’insegna della coesione con il territorio e la comunità che lo abita.
Un modello industriale che ridefinisce il concetto di responsabilità sociale d’impresa, fortemente voluto dai due fratelli imprenditori Massimo e Carlo Vaccari, i quali hanno inventato un modello di discarica realmente sostenibile che punta «a ridurre al minimo gli impatti e restituire il sito in equilibrio con l’ambiente nel più breve tempo possibile».
Un lungo reportage, quello di Sozzetti, che vi invitiamo a leggere
(https://160caratteri.wordpress.com/2020/11/24/quando-la-discarica-e-la-vicina-di-casa-sostenibile/), corredato di video in cui il giornalista intervista chi lavora alla Filippa e chi ci abita vicino. Per gentile concessione del suo autore pubblichiamo alcuni estratti dell'articolo e i video con le interviste.

Il “Giardino di casa” aperto al pubblico

“Si chiama “Giardino di casa” ed è dotato di uno spazio per le riunioni, ovviamente all’aperto, ombreggiato e protetto dalla pioggia, rete wifi free, prese di ricarica per smartphone e computer, dock station, illuminazione crepuscolare e una fontanella di acqua potabile. Pensato inizialmente come area esclusivamente al servizio della “Filippa” per meeting e attività ricreative, è stato poi aperto anche a vicini e passanti che possono usufruire delle dotazioni e dei servizi”.
 

Il Prato delle Ferrere

“Il parco pubblico attrezzato è nato su un’area che per molto tempo è rimasta abbandonata, incolta, dove regnavano solo erba alta e detriti. La “Filippa” ha accettato la sfida e sui circa cinquemila metri quadrati ha realizzato un spazio pubblico pensato per i più piccoli, interamente all’insegna della sostenibilità e dell’economia circolare”. (…)
«È un’oasi felice per i bambini, raccoglie i loro sogni di crescere e dare libero sfogo alle fantasie. Io – racconta Anna Maria Musso – lavoro alla scuola materna e li vedo tutti i giorni. La “Filippa” è una realtà particolare. Quando si sente la parola discarica la si associa sempre a qualcosa di brutto e puzzolente. Invece non è così. Ho vissuto la storia dell’impianto, io sono di Cairo, e l’insediamento non è stato semplice. All’inizio ci sono stati scontri con la società locale. Però da cairese posso dire che questa è una bellissima realtà. Si vede che nell’ex cava è stata ricostruita la collina, c’è tantissimo verde, le cascine intorno rinascono. E questo prato è una chicca».
 

I vicini di casa

“Quelli che vivono qui e lavorano altrove e quelli che hanno delle attività proprio a due passi dalla discarica. La presenza di questo impianto, non certo nuova, non sembra abbia preoccupato o costituito un motivo di imbarazzo. Lo dice chiaramente Alessandra Costa che quasi di fronte al “Prato delle Ferrere” ha aperto un maneggio. «È sempre stata una mia passione, ho iniziato con un cavallo, oggi sono dieci» racconta”.
 

La Filippa è proprio un’altra cosa.
 

Tag:  Cairo MontenotteCentosessantacaratterieconomia circolareEnrico SozzettiLa FilippaMassimo Vaccarismaltimento dei rifiutismaltimento sostenibilesostenibilitàSostenibilità ambientale

Sigla.com - Internet Partner
Condividi linkedin share facebook share twitter share