Rifiuti urbani, la raccolta differenziata nazionale supera il 65%

di Redazione

09/01/2024


Nei 14 comuni con popolazione residente al di sopra dei 200 mila abitanti, tra 2021 e 2022 si registra un lieve incremento dello 0,4%. Questo dato emerge dal Rapporto Rifiuti Urbani di ISPRA, presentato insieme al Rapporto sul Recupero Energetico da rifiuti in Italia, predisposto da Utilitalia in collaborazione con ISPRA, che contiene informazioni sugli impianti di digestione anaerobica e di incenerimento con recupero di energia dei rifiuti in Italia.

In aumento la raccolta differenziata nazionale che si attesta al 65,2% della produzione totale. Le percentuali più alte si registrano in Veneto, con il 76,2%, e in Sardegna (75,9%). Supera per la prima volta la soglia del 50% la regione Sicilia (51,5%), che nell’ultimo quinquennio fa registrare un aumento di 22 punti percentuali.

Gli impianti di gestione dei rifiuti urbani, operativi nel 2022, sono 654. Oltre la metà sono dedicati al trattamento della frazione organica della raccolta differenziata anche se non tutte le regioni ancora dispongono di strutture sufficienti a trattare i quantitativi prodotti. Il recupero di questa frazione viene effettuato, in maniera prevalente, negli impianti di trattamento integrato anaerobico/aerobico, che trattano il 50,8% dei quantitativi complessivamente avviati agli impianti di gestione della frazione organica, seguiti dagli impianti di compostaggio (44,4%); la restante quota del 4,8% è gestita negli impianti di digestione anaerobica.

La percentuale di riciclaggio dei rifiuti urbani si attesta al 49,2%, in crescita rispetto al precedente anno (48,1%) ma non ancora sufficiente per raggiungere l’obiettivo del 50% previsto dalla normativa per il 2020 (al 2030 l’obiettivo è peraltro ben più ambizioso e pari al 65%). I rifiuti urbani complessivamente smaltiti in discarica rappresentano il 17,8% del quantitativo dei rifiuti prodotti a livello nazionale (circa 5,2 milioni di tonnellate, in calo del 7,9% rispetto al 2021), occorre pertanto ridurre ancora questa forma di smaltimento per raggiungere gli obiettivi europei.

Uno dei flussi più monitorati dall’Europa è quello degli imballaggi e rifiuti di imballaggio, con ambiziosi obiettivi di riciclaggio fissati al 2025 e al 2030. Tutte le frazioni merceologiche hanno già ampiamente raggiunto i target fissati a livello europeo per il 2025, ad eccezione della plastica che comunque è prossima all’obiettivo (48,9% a fronte di un obiettivo del 50%). Il costo medio nazionale annuo pro capite di gestione dei rifiuti urbani è pari a 192,3 euro/abitante (nel 2021 era 194,5) in diminuzione di 2,2 euro/abitante. 

Il PNRR ha messo a disposizione 2,1 miliardi di euro destinandoli a due linee di investimento per le attività di gestione dei rifiuti e i progetti innovativi di economia circolare.
 

Tag:  Cial - Consorzio Nazionale per il Recupero e il Riciclo degli Imballaggi in AlluminioComuni Rifiuti ZeroConsorzio nazionale per la raccolta il riciclo e il recupero dei rifiuti di imballaggio in vetro (CoReVe)energia dai rifiutigestione dei rifiutiISPRApiano di riduzione dei rifiutirapporto Isprariciclorifiuti di plasticasmaltimento dei rifiuti

Sigla.com - Internet Partner
Condividi linkedin share facebook share twitter share