Rinnovabili? Nel 2025 prima fonte di energia

di Redazione

10/02/2023


Il 2022 è stato un ottimo anno per gli impianti di energia rinnovabile in Italia. Infatti da gennaio a dicembre il Belpaese ha installato oltre 3,2 GW di nuova capacità elettrica verde, segnando un netto distacco dalle performance 2021. È quanto emerge da alcuni dati pubblicati da Terna, società italiana operatrice delle reti di trasmissione dell'energia elettrica. I numeri confermano ancora una volta l’exploit del solare che da solo ha trainato la crescita dell’intero settore. Dei più 3,2 GW installati quasi 2,5 GW appartengono solo a impianti fotovoltaici.

Inoltre, la Mappa dei rischi 2023 di SACE rivela come “Europa, America Latina e Asia, trainata dalla Cina, si confermino le aree di maggiore crescita nelle rinnovabili e come gli indicatori di transizione energetica, a livello globale, mostrino un parziale miglioramento”. Ciò conferma, spiega SACE, "l'irreversibilità di un processo che non solo tiene di fronte alle più complesse condizioni economiche e geopolitiche su scala globale, ma che anche rappresenta l'unica alternativa al modello energetico attuale, con riferimento alla necessità urgente di trasformarlo, quale elemento fondamentale nella lotta ai cambiamenti climatici e alle sue intrinseche vulnerabilità, rese evidenti dagli eventi degli ultimi mesi". 

Lo studio La filiera italiana delle tecnologie per le energie rinnovabili e smart verso il 2030 di Enel Foundation, realizzato con Althesys ed Elettricità Futura, rivela, infine, come questa porterebbe oltre 360 miliardi di benefici economici, in termini di valore aggiunto per filiera e indotto, con 540.000 nuovi posti di lavoro. Senza dimenticare la riduzione delle emissioni di CO2 per 270 miliardi di metri cubi. Ha spiegato Agostino Re Rebaudengo, presidente di Elettricità Futura: “I consumi di energia elettrica al 2030 arriveranno a 360 Twh. Per essere più indipendenti è importante crescere nella produzione del nostro Paese”.

E, allora, il Piano 2030 del settore elettrico punta a raggiungere l’84% dell’energia elettrica prodotta con fonti rinnovabili entro otto anni, dal 35% attuale. Attraverso l'allacciamento  alla rete di 85 Gigawatt di nuove rinnovabili, un programma per l’accumulo da 80 GWh (Gigawattora), con 320 miliardi di investimenti. Per realizzare il piano bisogna passare da un Gigawatt autorizzato all’anno come nel 2022 a 10 GW all’anno. “E questo richiede di velocizzare i tempi dell’iter autorizzativo”. Un altro problema che coinvolge lo sviluppo del sistema eolico e solare è quello relativo all’individuazione delle aree idonee: “Riteniamo che le aree potenzialmente idonee siano tutte quelle che non hanno vincoli morfologica, normativa o di destinazione d’uso. Secondo lo studio Terna-Snam, queste aree sono circa il 27% della superficie. Per raggiungere il nostro obiettivo basta lo 0,3% del territorio”.
 

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