Settimana Europea della Mobilità Sostenibile, ecco le città che viaggiano verso emissioni zero

di Giovanni Franchini

11/09/2020

Mai come in questo 2020 di Covid, il messaggio lanciato dalla Settimana Europea della Mobilità Sostenibile, in programma dal 16 al 22 settembre è attuale e urgente. Modificare il nostro modo di spostarci in città e rendere il luogo dove viviamo più intelligente verso una migliore qualità della vita, è sempre più un imperativo.  

In questa 19a edizione migliaia di città e milioni di cittadini europei festeggiano ma soprattutto chiamano in causa governi e amministrazioni a imboccare decisamente la strada della mobilità alternativa a impatto zero.

Il tema dell’edizione 2020 è "Emissioni zero, mobilità per tutti" e richiama l’ambizioso obiettivo di un continente che punta a diventare “carbon neutral” entro il 2050, così come dichiarato da Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea, alla presentazione del Green Deal europeo.

Tutte le città che aderiscono alla Settimana, propongono eventi e occasioni di incontro e sensibilizzazione sull'argomento e anche una giornata "Car free", libera dalle auto. A questo link si possono vedere  le città che organizzano eventi e il calendario degli appuntamenti.
https://mobilityweek.eu/2020-participants/ 

Uno dei temi che sarà portato all'attenzione dei cittadini durante gli eventi della Settimana è che le città che promuovono sistemi di mobilità puliti e inclusivi sono più attraenti, con meno traffico e una migliore qualità della vita. E gli esempi e le best practices europee sono lì a testimoniarlo. Città come Amsterdam, Barcellona e Copenhagen sono in Europa la punta di diamante della mobilità sostenibile. 

Amsterdam ad esempio, negli ultimi anni, gran parte del centro storico della città è stato pedonalizzato e l’uso dell’auto privata è stato sottoposto a forti limitazioni. Parcheggi esterni per pendolari e visitatori, traghetti elettrici o ibridi, e le attuali 4.600 stazioni di ricarica per veicoli elettrici, alimentati con energia rinnovabile raggiungeranno quota 20 mila entro il 2022. 

All'inizio del 2020 Barcellona ha varato l'area a bassa emissione di inquinanti tra le pià severe al mondo, vietando l’ingresso alle auto più inquinanti (Euro II o inferiori) nei giorni feriali dalle 7 alle 20. Misura che a solo un mese dalla sua introduzione ha abbassato i livelli di emissioni inquinanti del 19% rispetto ai valori di riferimento del 2017. Transports Metropolitans de Barcelona, la municipalizzata dei trasporti, ha investito 800 milioni di euro in quattro anni per aumentare le frequenza delle linee 1-5 a meno di quattro minuti nelle ore di punta. Inoltre, sono stati acquistati 23 autobus a emissioni zero che portano a 266 il numero complessivo di veicoli a propulsione elettrica, a gas naturale o ibrida con l'obiettivo di arrivare ad avere entro il 2030 una flotta circolante composta esclusivamente da veicoli elettrici, ibridi o a gas naturale compresso.

Se il Green Deal europeo è ambizioso, la Città di Copenhagen si è posta degli obiettivi ancora più grandi: raggiungere la neutralità climatica nel settore dei trasporti pubblici passando dall’uso dell’auto privata agli spostamenti a piedi, in bici o con i mezzi pubblici. 

Complessivamente, entro il 2025 il 75% di tutti gli spostamenti a Copenaghen sarà effettuato a piedi, in bicicletta o con i mezzi pubblici e quindi non avrà alcun impatto sull’ambiente. Già adesso, i veicoli della capitale danese funzionano a elettricità, idrogeno o biocarburanti, mentre i ciclisti possono contare su un’estesa rete di piste ciclabili, che comprende anche “autostrade per biciclette” grazie alla cooperazione di 28 Comuni e la regione di Hovedstaden per motivare i pendolari a utilizzare la bici per gli spostamenti per lavoro. A Copenaghen chi si sposta in bici può portare gratuitamente la propria bicicletta a bordo dei treni per pendolari. A un anno dall’introduzione di questa misura in tutti i 170 chilometri della rete, il numero di bici trasportate è passato da 188.000 a 630.000: un incremento del 300%. 

Anche altre città europee si stanno ponendo obiettivi ambiziosi. Praga ha annunciato l'obiettivo di diventare città ad emissioni zero entro il 2050 e ha già stanziato 2.7 miliardi di euro per aggiungere una linea metropolitana e 240 milioni per estendere la rete tranviaria, mentre la mobilità pedonale e l’uso della bicicletta sono incoraggiati mediante lo sviluppo di spazi pubblici verdi di alta qualità.

La città di Graz, in Austria che già ora vanta la più grande area pedonale in Europa, ha varato un importante piano di investimenti per prolungare la rete tranviaria e ha ideato una formula di abbonamento ai mezzi pubblici per i residenti particolarmente conveniente col risultato di aumentare gli abbonati del 300%. 

Per celebrare il suo 462° compleanno, la città di Helsinki ha recentemente ampliato la sua rete di piste ciclabili. Le corsie, progettate in modo da non interferire con i percorsi pedonali e con le auto, si sviluppano nell’ambito del centro cittadino “Baana”, al di sotto del piano stradale, e sono collegate tramite rampe a tutti i punti strategici della città, mentre a Parigi un progetto partito da circa due anni, in tutta l’area metropolitana della città ha portato alla nascita di un parco automezzo composto da circa 1.700 veicoli elettrici (presto si conta di arrivare a 3.000 veicoli), eliminando dalle strade parigine oltre 20.000 auto private e riducendo in maniera notevole le emissioni inquinanti. 

E in Italia? Le cose vanno a corrente alternata. Un modo per scoprire lo stato dell’arte della mobilità sostenibile nella propria città è sicuramente quello di partecipare alla Settimana della Mobilità Sostenibile e scoprire cosa bolle in pentola. A patto di arrivarci a piedi, in bici, o con i mezzi pubblici.
 

Tag:  mobilità sostenibileSettimana Europea della Mobilità SostenibilesostenibilitàSostenibilità ambientale

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