Develoopments / Siderurgia Green: il laminatoio Duferco per un nuovo Made in Italy

Taccuino di Alberto Improda sull'Innovazione per la Sostenibilità

09/04/2024


La Siderurgia rappresenta un campo nel quale esiste un prezioso Made in Italy, tanto importante quanto poco celebrato. 

Il comparto, a livello internazionale, vive una fase di estrema delicatezza. 
Il settore ha archiviato il 2023 con una produzione globale attestatasi su 1,85 miliardi di tonnellate, in calo dello 0,1% rispetto all’anno precedente, nel quale – secondo i dati della World Steel Association – la flessione è stata ancora più spiccata, con un decremento del 4,3%, pari a 1,83 miliardi di tonnellate. 

Eurofer, l’associazione dei produttori europei di acciaio, attesta che nessuno dei fattori alla base del recente calo di produzione negli ultimi mesi stato oggetto di miglioramento. 
Così il comparto nel 2023 si è trovato ad affrontare una contrazione più pronunciata del previsto (in misura del 6,3%, mentre in precedenza era stata stimata al 5,2%) e nel 2024 è alle prese con una ripresa meno forte rispetto alle previsioni (per un aumento del 5,6%, rivisto al ribasso da un iniziale dato al 7,6%). 

Malgrado questo scenario così irto di difficoltà e di preoccupazioni, il Made in Italy della Siderurgia può guardare alle sfide dell’immediato futuro con ragionevole ottimismo. 
L’Italia, infatti, rispetto ai trend internazionali, vede i propri numeri in controtendenza, con una produzione che nell’ultimo triennio ha registrato dati positivi, e si sta affermando sullo scenario internazionale come il maggior produttore europeo di acciaio green
Nel nostro Paese oltre l’80 per cento dell’acciaio viene prodotto tramite forni elettrici, quindi in maniera decarbonizzata; in Europa, di contro, circa il 60 per cento della produzione è ancora realizzata con altiforni a carbone. 

Un significativo tassello di questo sforzo di Innovazione verso la Sostenibilità è dato dal laminatoio per la produzione di travi d’acciaio del gruppo Duferco, ubicato a San Zeno Naviglio, in provincia di Brescia. 
Il laminatoio Smart Beam Manufacturing, integrato con l’acciaieria esistente, è stato progettato per essere all’avanguardia in termini di performance ambientali e per rispettare da subito le Best Available Techniques di settore. 

L’impianto risulta una eccellenza in termini di sostenibilità, tecnologia e innovazione, anche grazie alla sua gestione dal punto di vista energetico: non solo garantisce la produzione dell’intera gamma di travi, ma funziona esclusivamente a energia rinnovabile, sulla scorta di accordi pluriennali sottoscritti con produttori italiani di eolico e solare. 
Grazie a un Power Purchase Agreement pluriennale di acquisto a prezzo fisso di energia elettrica siglato con un player domestico, l’intero sito di San Zeno Naviglio viene alimentato con energia eolica, per 65 milioni di KWh, con un conseguente risparmio di CO2 indiretta di 28.000 tonnellate all’anno. 

Duferco Travi e Profilati, inoltre, ha varato un significativo progetto insieme a BM Group, azienda italiana leader nella posa in opera di pannelli fotovoltaici; si tratta di un impianto composto da 10.620 moduli da 470 W cadauno. 
L’energia elettrica prodotta dall’impianto fotovoltaico, pari a circa 5.000.000 KWh/anno, viene utilizzata come autoconsumo dal nuovo laminatoio, con il risultato di una mancata immissione in atmosfera di circa 2.166 tonnellate di CO2 all’anno. 

Il laminatoio rappresenta un impianto produttivo interamente verticalizzato, che ottimizza l’efficienza complessiva del processo sotto tutti gli aspetti, per un approccio innovativo davvero a 360 gradi. 
Il forno di riscaldo situato in prossimità delle colate continue esistenti, ad esempio, permette di utilizzare per la laminazione i semiprodotti in parte ancora caldi, con un notevole abbattimento della quantità di gas necessario per portare i materiali alla temperatura di lavorazione. 
Il nuovo impianto, inoltre, consente una significativa riduzione dei trasporti tra l’acciaieria e i laminatoi periferici, con il conseguente abbattimento della CO2 prodotta dalla movimentazione su gomma e rotaia. 
Il forno di riscaldo, ancora, è dotato di bruciatori a iniezione di idrometano e metano ed è progettato per funzionare anche con combustibili alternativi, quali l’idrogeno o il bioetanolo, compiendo così un ulteriore passo verso la decarbonizzazione

Il laminatoio Duferco raggiunge ambiziosi e meritori obiettivi di sostenibilità anche sul versante del recupero idrico
L’impianto di trattamento delle acque del forno di riscaldo risulta a ciclo completamente chiuso, vale a dire senza necessità di reintegro d’acqua, grazie all’uso di una innovativa tecnologia di raffreddamento con Air Cooler. 
Il medesimo impianto, infine, è realizzato in modo da ottenere il massimo risparmio e una elevata ottimizzazione dei consumi, in virtù di un avanzato sistema di recupero dell’acqua. 

Lo stabilimento di San Zeno può assumere un ruolo e una importanza davvero di rilevanza strategica per l’intero sistema Italia, tanto è vero che ha ottenuto dal Ministero anche il riconoscimento di “innovazione tecnologica ad alto impatto”. 
L’impianto bresciano, infatti, con il suo forte portato tecnologico e in virtù della rete di intese con produttori nazionali del settore energetico, ha le potenzialità per costituire il perno di una nuova e moderna filiera del Made in Italy, con virtuose sinergie tra acciaio green ed energie rinnovabili.
 

Tag:  DeveloopmentsDufercoinnovazioneMade in Italysiderurgia greensostenibilità

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