Smart working. Iniziano le consultazioni per una nuova disciplina del lavoro agile  

24/09/2020

Il ministro del lavoro Nunzia Catalfo ha convocato per oggi i sindacati e le associazioni datoriali al tavolo sullo smart working, che a causa dell’emergenza sanitaria, ha interessato potenzialmente tra i 6 e gli 8 milioni di lavoratori.

Il ministro ha manifestato l’intenzione di modificare la legge 81 del 2017 che ha introdotto il meccanismo esclusivo dell’accordo individuale scritto tra l’azienda e il singolo lavoratore, innovando rispetto al telelavoro. Dovrà essere la contrattazione collettiva a disciplinare il lavoro agile, con un ruolo più marcato da affidare ai contratti nazionali o aziendali, circa la volontarietà della scelta, la reversibilità, e un eventuale regimo misto tra smart-working e lavoro in presenza. Sono anche aperte questioni in materia di diritto alla disconnessione, conciliazione vita-lavoro ad esempio per le lavoratrici, erogazione dei buoni pasto.

La fine dello stato di emergenza il 15 ottobre, anche se data la situazione epidemiologica del paese sta prendendo corpo l’ipotesi di un suo prolungamento al 31 dicembre, determinerà infatti il cessare dell’attuale meccanismo semplificato che consente al datore di lavoro di ricorrere allo smart working con una decisione unilaterale.
 

Tag:  smart working

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