Sostenibilità ambientale: l'Italia perde posizioni

18/06/2020

Il nuovo Rapporto dell’EPI (Environmental Prestation Index), realizzato dalle Università di Yale e Columbia University, giunto alla ventiduesima edizione, registra un peggioramento delle prestazioni dell’Italia, che rispetto a due anni fa perde 4 posizioni nella classifica internazionale, passando dal 16° al 20° posto.

Il dossier ha l’obiettivo di analizzare le politiche ambientali di 180 paesi sulla base 32 indicatori di performance, valutando le azioni di tutela della biodiversità e degli habitat naturali, la quantità di copertura forestale, la vitalità degli ecosistemi, le politiche climatiche, la qualità di aria e acqua.
Ai primi 5 posti della classifica 2020 troviamo la Danimarca, che si distingue per le migliori prestazioni nel campo della sostenibilità, seguita da Lussemburgo, Svizzera, Regno Unito e Francia. Le prime undici posizioni sono tutte occupate da Paesi europei: dopo la Francia ci sono, infatti, Austria, Finlandia, Svezia, Norvegia, Germania e Paesi Bassi. Il 12esimo e 13esimo posto sono occupati rispettivamente da Giappone e Australia, le uniche due non europee nella top 15.

L’Italia si piazza in 20esima posizione, con un indice di 71, a pari merito con Canada e Repubblica Ceca. I parametri che sono peggiorati riguardano in particolare il consumo di suolo e la perdita e la frammentazione degli habitat che la posizionano al 166° nella classifica generale. Negativi anche gli indici per il sovra-sfruttamento degli stock ittici e la tutela degli ecosistemi marini, per cui ci guadagniamo il 108°, per la quantità di CO2, CH4 e N2O immesse in atmosfera e per i gas serra emessi pro capite, rispettivamente al 111° e 118° posto.
Questi pessimi risultati sono per fortuna compensati da alcuni parametri positivi che riscattano la nostra prestazione complessiva. Risultiamo infatti al primo posto per quanto concerne l’indicatore di protezione del bioma terrestre, al 10° per lo stato di salute degli stock ittici, all’11° per la qualità dell’acqua potabile. Siamo inoltre 25esimi per l’esposizione al piombo e al 29° per quanto riguarda la vitalità degli ecosistemi.
 

Tag:  Sostenibilità ambientale

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