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Sostenibilità e circolarità come norma per prodotti e servizi nell'Ue. Le proposte del CESE
Sostenibilità e circolarità come norma per prodotti e servizi nell'Ue. Le proposte del CESE
28/08/2020
"Con il nuovo piano d'azione dell’Ue, adottato nella sessione plenaria di luglio, l'economia circolare può davvero diventare un pilastro del Green New Deal e la crisi del Covid-19 può offrire una grande opportunità per ripartire con un nuovo slancio verso lo sviluppo sostenibile". È quanto afferma Antonello Pezzini, relatore del parere del CESE (Comitato Economico e Sociale Europeo).
Per far questo c'è bisogno di misure più ampie in modo tale che i prodotti e servizi circolari diventino la norma.
Una vera e propria cultura dell'economia circolare ha infatti bisogno di sostegno, sottolinea il CESE. Ci dovrebbe essere uno spostamento della tassazione dal lavoro alle risorse e ai prodotti importati che non rispettano i principi dell'economia circolare. La ricchezza poi dovrebbe essere misurata attraverso criteri che vanno al di là del PIL.
Gli attuali sistemi di calcolo del PIL (basati sulla spesa, sulla produzione o sul reddito) sono espressione della vecchia mentalità del "prendi-produci-usa-getta".
Il CESE propone di includere nuovi elementi insieme a quelli relativi all'andamento economico, quali: creare sistemi solidali per una società inclusiva; vivere entro i limiti del pianeta; equa ripartizione dei beni.
L’educazione, ma anche la pubblicità dovranno fare la loro parte, per promuovere la nuova mentalità e incoraggiare le persone a cambiare abitudini e comportamenti quotidiani.
La
Piattaforma europea delle parti interessate per l'economia circolare,
istituita congiuntamente dal CESE e dalla precedente Commissione europea, potrebbe sostenere molte delle misure delineate nel nuovo piano d'azione. Il CESE auspica che la piattaforma, volta a incoraggiare lo scambio di conoscenze e di know-how in materia di economia circolare, prosegua pertanto la sua attività nel quadro del nuovo piano e diventi un punto di riferimento per gli attori dell'economia circolare in Europa. Essa ha di fatto appena pubblicato un invito a manifestare interesse per un gruppo di coordinamento per il nuovo mandato che inizierà nell'autunno 2020.
Il Nuovo piano d'azione per l'economia circolare (CEAP), proposto dalla Commissione europea nel marzo 2020, illustra una serie di nuove iniziative che interessano l'intero ciclo di progettazione e di vita dei prodotti, per consentire sia ai singoli cittadini che alle imprese di svolgere un ruolo nell'economia circolare.
Si tratta di circa 35 azioni nell'arco di un triennio (da metà 2020 a metà 2023) per:
• far sì che i prodotti sostenibili diventino la norma nell'Unione;
• responsabilizzare i consumatori, garantendo loro l'accesso a informazioni attendibili e un vero e proprio "diritto alla riparazione";
• incentrare l'attenzione sui settori che utilizzano più risorse e che presentano un elevato potenziale di circolarità, quali l'elettronica e le TIC, le batterie e i veicoli, gli imballaggi, la plastica, i prodotti tessili, la costruzione e l'edilizia, i rifiuti.
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