Slam è un marchio radicato da 41 anni a Genova e specializzato in abbigliamento tecnico per la vela. La Fase 2, anche in questo settore, lavora sempre di più su una ricerca che punta a coniugare assieme prestazioni ed ecosostenibilità. Come spiega in un'intervista a D di repubblica la responsabile della linea tecnica Slam Valentina Cavanna: "Almeno il 40 per cento della nostra produzione è orientata in questa direzione. Ma i nostri obiettivi sono ancora più ambiziosi". I giacconi, sia quelli da competizione che quelli da città sono "termonastrati, traspiranti, idrorepellenti e fatti, molto spesso, con nylon riciclato. Ma il filato ecologico adottato più di recente è quello ricavato dai gusci di caffè". Tutto nasce 41 anni fa, nel cuore di Genova: "Il brand è stato creato nel 1979 da quattro amici velisti Gian Andrea Zucchi, Luigi Monaco d'Arianello, Giovanni Crosio e Andrea Laura. I loro idoli erano gli inglesi che alle regate sfoggiavano meravigliose maglie in pile, leggere e resistenti, mentre gli italiani erano ancora imbacuccati in vecchi pullover di maglia. Così i quattro velisti, hanno dato una svolta a questo abbigliamento un po' datato utilizzando il pile perfetto per le gare. Un prodotto diventato iconico e che ha avuto successo tra grandi campioni come Russel Coutts che ha vinto cinque Coppe America". Il marchio ha infatti raggiunto il suo massimo in notorietà e fatturato nel 2010, anno in cui Slam è anche sponsor di Oracle Team Usa nella sfida vincente per la Coppa America contro Alinghi. Dal 2015 il marchio è passato di mano ed è entrato a far parte della holding Finsea, che fa capo a Luigi Negri, un genovese d'adozione.
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