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“Spingere” la tutela della salute e dell’ambiente con l’etichettatura nutrizionale Front-Of-Pack – FOP
“Spingere” la tutela della salute e dell’ambiente con l’etichettatura nutrizionale Front-Of-Pack – FOP
di Irene Ivoi e Roberta Ruggiero
23/07/2021
Modello a batteria italiano - Foto di Nutrinform Battery
Acquistare in modo più consapevole è uno dei primi passi per dare un contributo alla riduzione del proprio impatto ambientale e soprattutto salvaguardare la propria salute. Nascono così etichette intelligenti perché ricevono ed emettono radiofrequenze, “imballaggi parlanti” e nuove forme comunicative capaci di guidare le nostre scelte attraverso spinte gentili: l’
Etichettatura nutrizionale Front of Pack – FOP
.
È possibile inquadrare le etichettature in questione come un Nudge, cioè una “spinta gentile” che caratterizza l’ambiente in cui vengono prese le decisioni, attraendo la nostra attenzione ed influenzando le scelte finali. L’etichettatura nutrizionale FOP viene posta nella parte frontale del packaging, elemento distintivo dei prodotti appartenenti alla stessa categoria merceologica, divenuto ormai strumento di persuasione per il nostro cervello. Quest’ultimo talvolta è molto pigro e perciò tenta di usare il minor tempo possibile per prendere decisioni attraverso quello che lo psicologo Kahneman definisce sistema 1, lento e impulsivo. Si contrappone al sistema 2, che agisce su decisioni più complesse e ragionate. Ecco spiegato uno dei motivi per cui le etichette nutrizionali frontali, in veste di Nudge, possono funzionare guidando il cervello verso scelte più salutari e consapevoli, continuando ad agire solo sul sistema 1.
A differenza della tabella nutrizionale, obbligatoria grazie al Regolamento (CE) n. 1924/2006 e al Regolamento (UE) n. 1169/2011 del Parlamento europeo, la FOP è posta nella parte frontale del packaging (come avviene per alcuni marchi come Garden-Gourmet, Nestlé, Sojasun e Danone), quindi in una posizione più facilmente catturabile dai nostri occhi e dal cervello pigro, che frequentemente cade però in alcuni bias (distorsioni). Uno di questi consiste nell’ancorarsi, nel confronto tra nutrienti, sul primo consultato decretandolo come la scelta migliore, senza però avere le giuste conoscenze per determinare cosa sia realmente migliore (bias dell’ancoraggio).
Modello Nutri-Score francese-Foto di BMJ Journals, 2017
Roberta Ruggiero
ha così indagato, nella sua recentissima tesi in Comunicazione d’Impresa,
tutti i modelli di etichettatura nutrizionale FOP presenti nel panorama mondiale
, distinguibili in più categorie, caratterizzate da particolarità comuni combinate in modalità differenti. È così che hanno origine etichettature diverse, attraverso cambiamenti minimi e marginali ai nostri occhi, ma che non lo sono per il nostro cervello. Le categorie individuate sono:
1. Reference Intakes e schemi simili
2. Schemi basati sui nutrienti con codice colore
3. Schemi di valutazione complessivi
4. Loghi positivi
5. Segnali di avvertimento
Il modello di etichettatura nutrizionale sviluppato in Italia, noto come
NutrInform Battery
, nasce in risposta al modello francese
Nutri-Score
, basato su una scala crescente di lettere e colori abbinati tra loro, sicuramente intuitivi e semplici nella lettura, ma che, con altrettanta semplicità, classificano gli alimenti in modo riduttivo. Per assegnare lo score al prodotto il calcolo è diverso da quello applicato al modello italiano, si basa su 100gr o 100ml e tiene conto di sette diversi parametri di informazioni nutritive (proteine, fibre, frutta/verdura, calorie/energie, grassi, zuccheri e sodio), il punteggio finale può oscillare da -15 a +40 punti che corrisponderà a una lettera e colore differente. Il modello francese classifica prodotti DOP e IGP di serie B, al di sotto di una Coca Cola Zero considerata più salutare. Il modello italiano presenta informazioni più dettagliate dei nutrienti presenti nell’alimento e nel luglio 2020 è stato ufficialmente introdotto, ricevendo il via libera dalla Commissione Europea con il Decreto 19 novembre 2020 “Forma di presentazione e condizioni di utilizzo del logo nutrizionale facoltativo complementare alla dichiarazione nutrizionale in applicazione dell’articolo 35 del Regolamento (UE) 1169/2011”. Presto apparirà sui nostri packaging,
seppur su base volontaria
, ma l’obiettivo è farlo diventare di riferimento in tutta Europa. È bene specificare che questa nuova etichettatura frontale non sostituisce la classica etichetta nutrizionale posta sul retro del pacco, ma completa e aggiunge informazioni utili per il consumatore.
A proposito d’impatto ambientale, nel gennaio 2021, dopo l’etichetta nutrizionale FOP Nutri-Score, la Francia ha promosso anche quella sull’impatto ambientale, nota come
Eco-Score
. Il suo obiettivo è fornire informazioni ai consumatori anche sull’impatto ambientale di un alimentare. La formula è identica al Nutri-Score, ma sotto la lente di ingrandimento questa volta c’è il ciclo di vita dell’alimento, valutando aspetti come il sistema di produzione, l’imballaggio e l’impatto che il prodotto ha sulla biodiversità.
Eco-Score Foto di Score-Environnemental, 2021
Ma ritornando all’etichettatura nutrizionale FOP, nonostante le ovvie contrapposizioni e possibili soluzioni, l’analisi dei vari modelli esistenti di etichettatura nutrizionale FOP come Nudge, ha fatto emergere come non esista un modello migliore in assoluto, capace di contrastare gli infiniti bias della nostra mente. La soluzione migliore sarebbe rendere i prodotti alimentari di facile paragone tra loro rendendo, per esempio, la normativa di riferimento obbligatoria come già avviene per l’etichettatura nutrizionale Back-Of-Pack. La Commissione europea sta così lavorando ad una possibile armonizzazione, attraverso anche la Farm To Fork Strategy per arrivare a decretare una proposta obbligatoria e uniforme di etichettatura nutrizionale Front-Of-Pack entro la fine del 2022.
Box riepilogativo:
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Tag:
etichettatura nutrizionale Front of Pack
nudge
Autori
Irene Ivoi
Designer industriale, si occupa di ricerca e comunicazione di politiche di prodotto e strategie di prevenzione impatti ambientali.
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Sostenibilità, made in Italy e la loro pubblicità. Per dire “solo la verità, tutt’altro che la verità”
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