#Stopclimatefake: dalla rete un appello al mondo dell'informazione contro le fake news sulla crisi climatica

30/10/2019

In un editoriale di qualche giorno fa, Il Guardian si è assunto ufficialmente l’impegno con i propri lettori: "Racconteremo come il collasso ambientale sta già colpendo molta gente in tutto il mondo anche a seguito dei disastri naturali e dei fenomeni metereologici estremi… Avvieremo indagini sulle strutture economiche e politiche che sono alla base dell’economia del carbonio e esamineremo il ruolo che la crisi climatica svolge su molti altri temi critici, comprese le diseguaglianze, le migrazioni e la battaglia sulle risorse scarse. Useremo un linguaggio che riconosce la severità della crisi che stiamo affrontando".
La crisi climatica deve essere raccontata con chiarezza, con riferimenti specifici, documentati e scientificamente fondati, che mettano in luce e portino alla conoscenza del più largo numero di persone quali sono le sue ripercussioni sul pianeta, l’ambiente e tutti gli esseri viventi.

Un impegno per un giornalismo al servizio dell’informazione sulle disastrose trasformazioni in atto e le loro conseguenze, quello che si è assunto il quotidiano britannico, seguito a ruota dalla BBC e da Le Monde. 

In Italia, è dal mondo della rete che arriva una iniziativa per una corretta informazione: la petizione #StopClimateFake chiede infatti a media e giornalisti di non dare più spazio a bufale o tesi antiscientifiche sul clima.
L’iniziativa, promossa da Annalisa Corrado, Rosy Battaglia, Stefano Caserini, Piero Di Carlo, Francesco Ferrante, Luca Mercalli, Rossella Muroni, Antonello Pasini e Gianni Silvestrini, è approdata anche alla Camera dei Deputati, dove è stata presentata in una conferenza stampa alla presenza dei promotori insieme con il presidente della Federazione Italiana Media Ambientali, Roberto Giovannini, alla vicepresidente di Legambiente, Vanessa Pallucchi, al direttore di Greenpeace Italia, Giuseppe Onufrio, all’attivista di Friday For Future Italia, Marianna Panzarino e a Elly Schlein, già europarlamentare. 

Gli estensori dell’appello sollecitano Fnsi e Odg perché l’informazione italiana non metta sullo stesso piano le verità a cui è giunta la comunità scientifica internazionale grazie ad anni di ricerche e rilevazioni, con le opinioni di singole personalità.

All’appello hanno già aderito la Federazione Italiana Media Ambientali (Fima), Greenreport.it, TeleAmbiente, il TG scientifico TGR Leonardo di Rai Tre, Tuttogreen de La Stampa, Askanews con il suo speciale Crisi Climatica, la redazione Prometeo di Adnkronos e oltre 5.700 persone. 
#StopClimateFake ha inoltre raccolto il sostegno della trasmissione Caterpillar di Radio2 e di alcuni dei giornalisti e delle redazioni più sensibili ai temi ambientali, come Alessandro Farruggia del Quotidiano Nazionale. 

L’appello può essere sottoscritto su change.org per tutto il mese di novembre e verrà consegnato a FNSI e Odg prima dell’avvio della Cop25, che si aprirà a Santiago del Cile il 2 dicembre. 


 
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