Street Art e Ambiente: l'imprenditoria italiana green fa scuola in Nord Europa

di Redazione

16/03/2021

Diversity in Bureaucracy, Amsterdam. JDL al lavoro

Dopo aver presentato a Roma nel 2018 Hunting Pollution, il più grande murales green d’Europa, e nel 2020 Naoto e Outside In, la no profit Yourban2030, guidata da Veronica De Angelis, arriva in Olanda, ad Amsterdam, con il primo murales mangia-smog dei Paesi Bassi, Diversity in Bureaucracy: un atto artistico per riflettere sul tema della disuguaglianza, affidato alla street artist olandese JDL, 100 mq di arte per neutralizzare ogni giorno le emissioni di 20 auto a benzina.

Un esempio virtuoso di scambio internazionale di eccellenze, che vede l’esportazione delle buone pratiche italiane e di un inedito Made in Italy Eco-Friendly dall’Italia verso l’Europa con il sostegno di Prince Bernard Culture Fund e dall'Amsterdam Fund for the Arts.
Capofila del progetto è Yourban2030, la no profit nata in Italia con l’obiettivo di coniugare i punti dell’Agenda 2030 con l’Arte, la valorizzazione del territorio, nuove tecnologie e nuove visioni di imprenditoria, basate sulla responsabilità sociale.
 
Diversity in Bureaucracy, Amsterdam. Work in progress

Diversity in Bureaucracy apparirà su Leidseplein, in Amsterdam-Centrum; Judith de Leeuw alias JDL ha iniziato a dipingerlo lunedì 15 marzo, sopra un muro di un edificio dell'associazione per l'edilizia abitativa De Alliantie. Già autrice del murales mangia-smog LGBT+ di Roma, Outside In, anche in quest’occasione JDL sta usando la pittura italiana "Airlite Sunlight": una nuova tecnologia che purifica l’aria e combatte l'inquinamento atmosferico.

Ogni anno, secondo i dati dell'Organizzazione Mondiale della Sanità, circa 7 milioni di persone muoiono a causa degli effetti dell'inquinamento atmosferico. La pluripremiata artista Judith de Leeuw, che ha dipinto diversi imponenti murales in tutto il mondo, dal Kosovo a Kuala Lumpur, considera la sostenibilità un aspetto molto importante del suo lavoro: "Questo è uno dei primi murales nei Paesi Bassi realizzato con questa pittura speciale, e sono orgogliosa di poterla utilizzare".
 
Outside In, Roma. Foto di Maura Crudeli

Quando la luce del sole si riflette sulla pittura, si verifica una reazione chimica che è simile a quella della fotosintesi clorofilliana: alcuni degli agenti più inquinanti del traffico veicolare (NOx) vengono neutralizzati e trasformati in sali inermi, che vengono poi dilavati dalle piogge: 100 metri quadrati dipinti con Airlite equivalgono a 100 metri quadrati di foresta con alberi ad alto fusto, e la sua efficacia è garantita per almeno 10 anni” afferma Maura Crudeli, Project Manager e Vice Presidente di Yourban2030.

Fondata nel 2018 da Veronica De Angelis, in collaborazione con Maura Crudeli e un team composto da Emanuela Conti, Giuseppe Molinari, esperto di politiche legate alla sostenibilità, e Daniele Bernardi, la no profit Yourban2030 si ispira ai 17 obiettivi dell'Agenda 2030, con cui crea connessioni virtuose tra arte e innovazioni tecnologiche per dar vita a progetti artistici in grado di parlare di ambiente e sostenibilità. L’arte al servizio della Terra, l’arte generatrice dell’immagine del futuro verso cui dovrebbe tendere l’umanità, l’arte messaggera ed educatrice. Nel 2020 insieme a Frank Ferrante decidono di portare Yourban2030 negli Stati Uniti dove hanno l’esclusivo uso di Airlite per progetti artistici.
 
Hunting Pollution, Roma. Foto di Luca Perazzolo

“Diffondere la cultura della sostenibilità attraverso l’arte è la nostra mission, e Judith ha raccolto immediatamente la sfida - dichiara Veronica De Angelis, la Presidente di Yourban2030 - Come imprenditrice, per me tutto parte dall’esigenza di impegnare in prima persona le nostre risorse, per rivedere gli spazi urbani pubblici arricchendoli di nuovi respiri e di bellezza, di tecnologia e di arte. Oltre le parole, le azioni che abbiamo sviluppato e promosso in Italia e oggi in Olanda dimostrano fattivamente che è possibile attivare operazioni reali e concrete, passando dalle idee ai fatti. Hunting Pollution, Outside In, a Roma, e Diversity in Bureaucracy ad Amsterdam dimostrano che è possibile realizzare una riqualificazione reale degli spazi pubblici ad opera anche dei privati, da parte di un’imprenditoria che abbia a cuore la salute pubblica, come progettualità attuabile su larga scala, comprendendo la bellezza come mezzo di riscatto e benessere sociale condiviso. Questa secondo me è la nuova frontiera della responsabilità sociale d’impresa, che si può intraprendere anche attraverso sinergie internazionali e comunioni d’intenti pubbliche e private”.
 

Tag:  Agenda 2030 Sviluppo sostenibileAirlite Sunlightinquinamento atmosfericosostenibilitàstreet artYourban2030

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