Sviluppo sostenibile ed economia circolare nel piano di attività dell’Istat

13/01/2020

Il nuovo “Piano triennale di attività e performance 2020 – 2022” dell’Istat, relativo ai programmi strategici dell’Istituto, prevede di dare ampia attenzione all’analisi del “contesto economico, sociale, ambientale”, per aggiornare anche l’apparato statistico alla nuove sfide legate alla sostenibilità. 

“L’Agenda 2030 dell’ONU per lo sviluppo sostenibile, il Green New Deal europeo e le questioni legate ai cambiamenti climatici richiedono urgentemente la produzione di specifica informazione statistica di qualità” afferma il documento in premessa. Per poi passare a indicare quali sono i principali fenomeni sociali economici e ambientali su cui l’Istat si propone di concentrarsi maggiormente. Fra questi spiccano il tema delle migrazioni, l’evoluzione del mercato del lavoro e la sua qualità, i cambiamenti climatici, le questioni relative a sicurezza e criminalità, le caratteristiche delle realtà territoriali subregionali – in direzione di una “maggiore granularità delle informazioni statistiche”.

Soprattutto grande rilievo viene dato a tutto ciò che riguarda lo sviluppo di un’economia sostenibile, sulla base degli SDG individuati dall’Onu, che orienteranno un’ampia operazione di aggiornamento teorico e statistico anche a livello europeo, e la transizione verso un’economia circolare, che il documento definisce “un’economia efficiente nell’uso delle risorse, a basse emissioni di carbonio e resiliente ai cambiamenti climatici, elemento fondante del Green New Deal”. 
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Tag:  economia circolarefiliera circolareobiettivi di sviluppo sostenibile

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