Una bussola alle imprese per muoversi nella circolarità: Matrec.

di Daniele Di Stefano

29/07/2019

Ragionando per analogie con le funzioni della “Morfologia della fiaba” di Vladimir Propp, sarebbe il donatore: colui che aiuta il protagonista e gli fornisce gli strumenti necessari per ribaltare una situazione negativa e arrivare al lieto fine. Matrec, società di consulenza che supporta le imprese nella ricerca di materiali sostenibili e innovativi orientati all’economia circolare, è un po’ come il donatore di Propp: aiuta gli imprenditori alle prese col problema dei rifiuti dei processi produttivi e dei costi per smaltirli, e spiega loro come farne materia prima per altre imprese e, quindi, potenziale guadagno. Oppure li guida nella scelta di materiali circolari (frutto di riciclo o da fonte rinnovabile) per realizzare i propri prodotti.
Una bussola alle imprese per muoversi nella circolarità: Matrec.
“Uno dei paradossi - spiega Marco Capellini, ideatore e guida di Matrec - è  che molte aziende comunicano di impiegare materiali riciclabili ma poi a fine vita nessuno li ricicla davvero e finiscono in discarica”. Matrec nasce nel 2002 con l’obiettivo di iniziare a diffondere presso le imprese (in collaborazione con alcuni consorzi di filiera degli imballaggi come Corepla e Comieco) la conoscenza e la cultura dei materiali riciclati. Oggi l’osservatorio internazionale di Matrec (al quale si accede a fronte di un pagamento in diverse formule) conta più di 1800 materiali corredati da schede con informazioni sull’origine, sui processi impiegati per realizzarli, sulle caratteristiche: “Cerchiamo prodotti circolari, innovativi, sostenibili in più di 60 Paesi, verifichiamo la credibilità della informazioni su circolarità e sostenibilità e anche la presenza sul mercato a livello industriale, in modo da essere realmente utili alle aziende”. Oltre alle schede dei materiali Matrec offre 1400 ‘trend’ che descrivono il cammino dei prodotti (dalle sedute alle scarpe agli accessori moda) verso la sostenibilità e l’economia circolare: un modo per arricchire il servizio segnalando alle imprese non solo i materiali ma dando loro anche esempi ai quali ispirarsi.
Una bussola alle imprese per muoversi nella circolarità: Matrec.
Quando Capellini parla di economia circolare non fa riferimento, come si usa comunemente, solo al fine vita, al riciclo, ma a tutti e cinque i pilastri indicati dalla Commissione europea: input sostenibili, estensione della vita utile del prodotto, condivisione, product as a service e quindi fine vita. Partendo dai documenti della Commissione europea e da quello (Verso un modello di economia circolare per l’Italia) dei ministeri italiani dell’Ambiente e dello Sviluppo economico, e facendo leva sulla sua grande esperienza nei materiali, Matrec ha sviluppato un metodo per misurare la circolarità di un prodotto considerando tutto il ciclo di vita e tutti i cinque pilastri.
Anche grazie alla serietà e solidità del metodo, dal 2002 le imprese che hanno chiesto aiuto a Matrec sono aumentate mediamente del 100% ogni anno, e oggi sono per il 60% italiane e per il resto straniere: 3M, Samsung, Coca Cola Italia, Renault, Louis Vuitton, Giorgio Armani, Luxottica, Fossil, Tim, Elica, OVS, Diadora, Tommy Hilfiger solo per fare alcuni esempi.
Una bussola alle imprese per muoversi nella circolarità: Matrec.
Con una gimcana per rispettare gli impegni alla riservatezza assunti con le imprese, Capellini ci racconta qualche esperienza particolarmente significativa. “Abbiamo lavorato molto bene con Giorgio Armani, affiancato nella scelta di materiali per realizzare una serie di negozi del brand. Con Tommy Hilfiger, sempre la divisione store, per la selezione di materiali circolari e particolarmente innovativi. E poi Renault per la ricerca di soluzioni materiche circolari per alcuni veicoli”. E poi c’è Ecopneus, il consorzio per il riciclo dei pneumatici: “Sulla gomma da pneumatico fuori uso la sfida è fare innovazione per dare nuova identità e nuovo valore a questa materia prima seconda. La gomma riciclata è un materiale incredibile e per questo abbiamo sviluppato una serie di nuovi materiali ottenuti accoppiandola con bambù, tessuti, tranciati di legno, o miscelandola con paglia, diverse essenze di legno, caffè”. Ottenendo materiali per l’edilizia ma anche per l’arredo: “Stiamo migliorando alcune performance per facilitare l’impiego in questo settore. Ultimamente, ad esempio, è stato sviluppato un tappetino in gomma riciclata dello spessore 1 millimetro che si presta molto bene ad essere impiegato, anche accoppiato con altri materiali, per soluzioni di arredo, oggettistica, fashion e rivestimenti”. Perché Matrec oltre a scovare nuovi materiali sostenibili in tutto il mondo, aiuta anche le imprese a realizzarne di nuovi su misura.
Una bussola alle imprese per muoversi nella circolarità: Matrec.

Ma per cambiare le cose - e Capellini da architetto lo sa bene - una volta realizzati i materiali bisogna agire sulla progettazione che li dovrà impiegare. Per questo Matrec ha stretto accordi con università in diverse città italiane e straniere (Firenze, Torino New York, Vancouver, Istanbul, Guadalajara in Messico, o Misiones in Argentina) fornendo talvolta campioni da mettere a disposizione degli studenti, accessi gratuiti all’Osservatorio, organizzando incontri: “Il senso - chiarisce Capellini - è coinvolgere da subito gli studenti, e quindi i progettisti di domani, nella scelta di materiali più sostenibili e innovativi e per le migliori strategie di progettazione circolare”.
Prima dei saluti, Capellini non ci parla più di Matrec ma alza lo sguardo ad abbracciare il Paese: “C’è ancora molta da fare ma l’Italia è sicuramente tra i protagonisti mondiali dell’economia circolare: la qualità del saper fare del nostro Paese è un qualcosa che abbiamo nel Dna e sul quale dobbiamo puntare scommettendo sulla sostenibilità”.

Per maggiori informazioni, consultare il sito www.matrec.com.

 

Tag:  circolarità dei processiimprese green

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