Verso un'economia verde europea. Presentato il Just Transition Fund

di Redazione

15/01/2020

Il Green New Deal, il vasto piano europeo che mira a rendere il nostro continente a impatto climatico zero entro il 2050, sta prendendo forma e sostanza. La Presidente della Commissione Ursula von der Leyen ha illustrato ieri alla plenaria del Parlamento europeo a Strasburgo le linee essenziali e i meccanismi del Just Transition Fund (Fondo per la transizione equa), volto a favorire la transizione energetica di quelle aree europee maggiormente legate a produzioni inquinanti.

Un pacchetto da 100 miliardi di euro da distribuire tra il 2021 e il 2027 per sostenere e facilitare la riconversione di attività che causano emissioni nocive, la riduzione del consumo dei carboni fossili, la promozione dell’efficienza energetica e il passaggio a tecnologie meno inquinanti in tutti i settori produttivi. Il fondo sarà dotato dal principio di 7,5 miliardi di euro, che, grazie al cofinanziamento nazionale, al braccio finanziario InvestEu e alla Banca europea degli investimenti porterà il totale ai 100 miliardi di euro complessivi previsti.

Prime destinatarie degli investimenti dovranno essere quelle regioni con un alto tasso di occupazione nei settori del carbone e della lignite e dove si producono ancora torba e scisti bituminosi. Perciò soprattutto aree della Germania e della Polonia, e in generale dei Paesi dell’est. Ma «tutti i paesi europei riceveranno un aiuto. L’allocazione dipenderà dall'intensità dei problemi ambientali», ha chiarito la commissaria ai fondi di coesione Elisa Ferreira.

Anche il governo italiano mira a ottenere risorse per lo stabilimento dell’ex-Ilva in Puglia. Al proposito il Commissario agli Affari monetari Paolo Gentiloni ha spiegato come il meccanismo comunitario «può riguardare l’Ilva e la Puglia, e in particolare la zona di Taranto, tipica manifestazione di regione in transizione verso una industria meno intensiva da un punto di vista energetico. Ciò non vuol dire però che il problema dell’Ilva verrà risolto dal Just Transition Fund». Potrebbero rientrare nel piano anche azioni per le miniere della Sardegna e per ridurre l’inquinamento in Lombardia e Piemonte.

Poiché il Fondo ha come obiettivo l'accompagnamento delle azioni di transizione verso un’economia verde, attenuando le conseguenze economiche e sociali della trasformazione, grazie al recupero delle località inquinate e la creazione di nuovi posti di lavoro, i progetti dovranno riguardare zone territoriali ben identificate e risulterà fondamentale un dialogo costruttivo e mirato di tutti i soggetti istituzionali e amministrativi interessati. I progetti presentati dai paesi membri dovranno essere approvati dall'esecutivo comunitario. Sono comunque ancora in corso di perfezionamento criteri e meccanismi di attribuzione delle risorse.

Il Green New Deal europeo prevede dunque un piano complessivo da mille miliardi di euro d’investimenti verdi per i prossimi dieci anni. Ed è molto significativa la scelta, illustrata dalla presidente von der Leyen di destinare sempre almeno un quarto del bilancio Ue a progetti verdi. Gli altri fondi del Green New Deal arriveranno dal cofinanziamento nazionale, dai finanziamenti della Banca europea per gli investimenti e da quelli dei privati attraverso un piano apposito, InvestEu.
 
“È un importante passo avanti verso un'Europa verde e una transizione industriale socialmente giusta", ha commentato il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, complimentandosi con la presidente della Commissione e assicurando che "l'Italia coglierà questa storica opportunità di crescita e lavoro, soprattutto per i giovani".
 

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